Skip to content

Rappresentazioni, concetti, immagini: dall'Homo Sapiens all'Homo Videns

Questa tesi è nata dalla necessità di operare una riflessione organica sull’apporto delle tecnologie della comunicazione alle trasformazioni sociali e psicologiche dell’uomo moderno.Oggi, infatti, le nuove tecnologie stanno imprimendo cambiamenti sempre più rapidi e significativi nel modo di comunicare ed informarsi, dal momento che esse sembrano interferire direttamente con la nostra sfera cognitiva, plasmando così anche la nostra rappresentazione della realtà.Generalmente è comune pensare alla tecnologia come a qualcosa di potenzialmente neutrale, alla quale è l’uomo ad attribuire un valore positivo o negativo in base all’uso che ne fa. Al contrario è il medium, e non il suo utilizzo, a dare significato peculiare alla comunicazione imprimendo in essa tutte le sue caratteristiche. Questo ha favorito una “mutazione genetica” dell’uomo, o distorsione evolutiva. L’ Homo Sapiens è stato sostituito da una nuova tipologia di uomo che Giovanni Sartori ha chiamato Homo Videns, ossia “l’uomo che vede”, per il quale vista e immagine risultano essere il tramite privilegiato nell’interazione con il mondo. A partire da questi presupposti, mi sono chiesta in che modo precisamente avvenga questa trasformazione a livello cognitivo.Per valutare questo fenomeno è stata necessaria un’analisi sia da un punto di vista psicologico, sia da uno più sociologico-antropologico. Perciò verrà dapprima ricostruita brevemente “la storia del conoscere”, evidenziando come le diverse tecnologie abbiano favorito quella che è stata una profonda trasformazione di stile conoscitivo, riscontrabile nell’alternanza tra due differenti modalità cognitive, l’intelligenza lineare o alfabetica e l’intelligenza simultanea o sincretica o non-alfabetica, senza dimenticare che quest’ultima ha caratterizzato l’uomo fin dalla sua comparsa sulla terra, e ha regnato fino alla nascita della scrittura che lo ha traghettato verso l’intelligenza alfabetica.
Oggi dopo un lungo predominio della prima, l’intelligenza simultanea sembra esser sul punto di riprendere il sopravvento, favorita probabilmente anche dall’onnipresenza di immagini nella vita quotidiana.
L’interrogativo che si pone è se le immagini possano generare vera conoscenza, e se il ritorno ad un’intelligenza di tipo simultaneo, all’uso delle immagini, vada considerato come un progresso o un regresso.Questa riflessione avrà come presupposto la considerazione che nella nostra cultura la modalità visiva di conoscenza sia, per molti aspetti, primaria, rispetto a quella verbale. Non a caso, i primi tentativi di scrittura furono pitture murarie, pittogrammi, come attestato dall’arte parietale, e qualcosa di simile si ripete con le esperienze pittoriche dei bambini pre-alfabetizzati: sembra cioè che sia più naturale esprimersi per immagini.Tuttavia i pareri circa l’utilità delle immagini sono diversi:Piuttosto scettici a riguardo sono Giovanni Sartori e Raffaele Simone.A loro parere il rischio che deriva da una conoscenza per immagini è che la capacità di seduzione e persuasione che le caratterizza, generi un sapere disarticolato, generico e vago, e contribuisca inevitabilmente ad una perdita conoscitiva e un impoverimento culturale.Le immagini indurrebbero cioè l’uomo ad essere null’altro che Homo Videns, nel quale il vedere passivo prevale sul capire e sulle innate capacità di astrazione. Tuttavia, lo scopo di questo lavoro è proprio quello di provare a delineare uno scenario più positivo all’uso delle immagini.Questo è stato fatto dapprima mettendo in rilievo il ruolo attivo che l’uomo nella conoscenza e che spiega perché non si può concepire il conoscere come qualcosa di «passivo», come il semplice ricevere informazioni dall’esterno, sottolineando il fatto che la mente umana, proprio come un calcolatore, riceve dei dati in entrata che successivamente rielabora e fa suoi, inserendoli in una mappa concettuale ed integrandoli con l’info. accumulata nel tempo e registrata nella mente. In seguito è stato dato ampio spazio al tema dell'immagine, evidenziandone soprattutto le possibili implicazioni conoscitive, le riserve di senso e gli aspetti non immediatamente tangibili,in altre parole, è stata fatta una “difesa della sua simbolicità”. E’ stato messo in risalto proprio il fatto che l'immagine non si esaurisce nella visibilità, nelle sue fattezze sensibili e materiali, ma anzi, la forza dell'immagine, il suo spessore e la sua centralità nella comunicazione si mostrano proprio in ciò che sta al di là dell’immagine stessa.L'immagine è, infatti, in primo luogo una struttura di rinvio, ed è questo suo rinviare oltre, oltre la pura e semplice forma visiva, che permette di comprendere la ricchezza stessa dell'immagine, che, per usare le parole di Elio Franzini, solo uno “sguardo fenomenologico” può cogliere.L’immagine quindi rappresenta qualcosa della realtà, ma anche qualcosa di diverso da sé stessa, il cui significato trascende ciò che è immediatamente visibile.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
Introduzione Introduzione L'ultimo arco del XX secolo ha fatto emergere grandi trasformazioni. Le tecnologie multimediali, l'uso ormai esteso dell'informatica, l'affermazione mondiale di Internet e, più in generale, il ruolo centrale, propulsivo, che il sistema dei media va assumendo nelle società occidentali, fanno pensare a un mutamento che mette o, meglio, rimette in gioco la fisionomia stessa della civiltà. Ogni nuova tecnologia interferisce con i nostri processi cognitivi plasmando la nostra rappresentazione della realtà, il rapportarsi con l’esterno e le modalità conoscitive. Come spiega McLuhan1, infatti, esiste un nesso, una stretta relazione tra i diversi tipi di intelligenza e il medium privilegiato in una data società, giacché l’informazione, il messaggio, è sempre veicolato da un medium che non resta - per così dire - neutro, ma condiziona la natura della comunicazione e i modi di acquisizione e trasmissione del sapere. Un filosofo come Hans Jonas, che è stato un attento analista degli effetti sociali della tecnologia, ha drasticamente affermato che ci troviamo di fronte a una trasformazione metafisica dell'essere umano2. Le tecnologie multimediali, di fatto, definiscono una rivoluzione radicale nelle abitudini di vita e nei consumi. I cambiamenti riguardano ogni attività e ogni momento della vita quotidiana: la scuola, l'educazione, la formazione, il modo di lavorare, il tempo libero, e così 1 M. McLuhan, Understanding Media: The Extension of Man, McGraw-Hill, New York, 1964,trad. it. Di E. Capriolo, Gli strumenti del comunicare, Milano, Il Saggiatore, 1999. 2 H. Jonas, Il principio di responsabilità, Einaudi, Torino 1990.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Elisabetta Mazzoni
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2004-05
  Università: Università per stranieri di Perugia
  Facoltà: Lingua e Cultura Italiana
  Corso: Comunicazione Internazionale
  Relatore: Aldo Stella
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 158

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.

Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

homo videns
immagine
immagini
mass-media
media
processi cognitivi

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi