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Animal spot: ruoli e significati degli animali nelle campagne pubblicitarie

una tesi di laurea sui macro trend della pubblicità a mezzo stampa e televisione

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4 INTRODUZIONE Per quanto il fenomeno possa apparire recente, l’utilizzo degli animali all’interno delle campagne pubblicitarie è riscontrabile già a partire dalla metà del 1800, in occasione della nascita e dello sviluppo delle prime agenzie. Il famoso elefante con gli stivali, protagonista di un manifesto per una compagnia di trasporti americana dell’epoca (Seven League Boots Express), ne è un chiaro esempio e può essere considerato il pioniere di un tipo di comunicazione pubblicitaria che, nel corso degli anni, assumerà molteplici sfaccettature, inserendo gli animali in cornici di significazione sempre differenti. Senza andare troppo indietro nel tempo, infatti, un altro animale che ha fatto storia è il cammello, anzi la dromedaria dello zoo di New York, testimone d’eccezione della campagna teaser per il lancio delle sigarette Camels nel 1913. La scelta dell’animale si rivelò talmente fortunata che ancora oggi le confezioni delle sigarette riportano la sua immagine. In Italia, in cui la pubblicità conosce il suo maggiore sviluppo e la sua più capillare espansione parallelamente alla diffusione del mezzo televisivo, il primo uso degli animali risale alle campagne nate all’epoca di Carosello. Tuttavia l’impiego che se ne faceva cinquant’anni addietro era caratterizzato da un’alta componente simbolica o infantile, ed era chiaramente diverso e meno diffuso da quello odierno. Si ricordino a tal proposito il cavallo bianco della campagna pubblicitaria per Vidal, ritratto al galoppo lungo la riva del mare al tramonto, per pubblicizzare il bagnoschiuma che “lava via la stanchezza”, e l’ippopotamo Pippo, creato dall’agenzia Armando Testa negli Figura 2 Il cammello emblema delle sigarette Camels. Figura 1 L’elefante con gli stivali in una stampa di metà 1800.

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Informazioni tesi

  Autore: Chiara Marrali
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2002-03
  Università: Libera Università di Lingue e Comunicazione (IULM)
  Facoltà: Scienze della Comunicazione e dello Spettacolo
  Corso: Scienze della comunicazione
  Relatore: Marco Vecchia
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 129

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