Skip to content

Il sistema radiotelevisivo tra pubblico e privato. Una proposta di legge di iniziativa popolare

Questa lavoro di tesi nasce da un mio generale interesse nei confronti della materia di studio, la comunicazione in una prospettiva di avanguardia e di integrazione europea; ma soprattutto nasce come conseguenza al verificarsi di alcune coincidenze che mi hanno portato ad intraprendere un percorso di ricerca ed un periodo di impegno volto ad analizzare e comprendere il complesso sistema disciplinare relativo al sistema radiotelevisivo pubblico come fenomeno particolare nel suo sviluppo storico in Italia e come elemento caratterizzante la nostra sociètà italiana, rispetto all’evoluzione storica che hanno avuto i sistemi radiotelevisivi in altre società e nazioni europee.
Grazie all’esperienza del progetto Socrates-Erasmus ... durante questo periodo che, frequentando il corso di specializzazione in TV & Media Production, è nato l’interesse riguardo il fondamento e le giustificazioni del servizio pubblico radiotelevisivo in Italia e all’estero.
Tornato in Italia, è apparso evidente che quello dell’informazione e della comunicazione nel nostro Paese è un settore nel quale prevalgono ancora forti interessi di parte e che non ha certo raggiunto quel consolidamento di principi indispensabile per il completamento della sistematica giuridica.
Molti richiami della Corte Costituzionale, compresi quelli più recenti, sono rimasti spesso inascoltati. Anche il Presidente della Repubblica nel 2002 ha rivolto alle Camere un forte messaggio per garantire il principio del pluralismo nel campo dell’informazione, ricordando il legame inscindibile tra informazione e democrazia.
Sempre più numerosi sono stati, poi, negli ultimi anni anche gli interventi da parte dell’Unione Europea.
Nel maggio del 2004 è stata approvata, dopo vivaci discussioni parlamentari ed un rinvio del Presidente della Repubblica, una nuova legge di riforma del sistema radiotelevisivo.
La legge n. 112 del 2004, (c.d. legge Gasparri), è intervenuta in maniera rilevante sull’assetto della radiotelevisione pubblica, avviando un discusso processo di privatizzazione, e sull’attuazione del principio pluralistico, allargando in maniera enorme quei limiti antitrust che non avevano mai conosciuto prima una vera attuazione.
Nonostante tutto, anche questa legge, bisogna rilevare che non è esente da vari rilievi critici, soprattutto in riferimento al diritto all’informazione, quindi una insufficiente tutela del pluralismo sostanziale.
In realtà, il principio pluralistico, nella duplice accezione del pluralismo interno e del pluralismo esterno, dovrebbe rappresentare il risvolto positivo di quel diritto all’informazione o anche alla scelta dell’informazione che la nostra Costituzione garantisce.
Le considerazioni svolte in questo lavoro tendono a mostrare come il nostro sistema radiotelevisivo si trovi ad attraversare una fase di continua transizione, destinata a conoscere ulteriori sviluppi.
Spinto da queste riflessioni concettuali, nel corso del 2006, vi è stato quindi un avvicinamento ad un gruppo di lavoro su scala nazionale, il Comitato “Per un’altra Tv”, in cui si sono venute a coagulare le volontà e gli obiettivi, inizialmente di un gruppo ristretto di personaggi, guidati dal deputato parlamentare della Federazione dei Verdi On. Tana de Zulueta, che hanno portato a trovare un testo condiviso e a stilare nell’estate del 2005 una Proposta di legge di iniziativa popolare per una vera riforma del sistema della comunicazione radiotelevisiva italiana.
Il percorso seguito da questo gruppo di lavoro ha attinto anche dall’esperienza di altri Paesi europei, tra cui il sistema tedesco e spagnolo, nati anche loro da una crisi di democrazia e da una più generale crisi del sistema delle comunicazioni.
La proposta di legge di iniziativa popolare presentata e sostenuta da personalità dello spettacolo, del giornalismo e della politica ha come obiettivo quello di garantire il pluralismo, la libertà, l’obiettività e la correttezza nelle trasmissioni delle reti radiotelevisive pubbliche e private, sottraendo il servizio pubblico all’ingerenza dei partiti politici, nonché l’abrogazione dell’attuale Commissione Parlamentare di Vigilanza e Indirizzo e la sua sostituzione con il Consiglio per le comunicazioni audiovisive. Creare quindi un organismo di gestione della comunicazione pubblica svincolato ed autonomo, in cui sono rappresentate in modo paritetico le principali istanze politiche, sociali e culturali del Paese; un organo costituito da “tecnici”, da rappresentanti della società civile, del Parlamento, delle Regioni, dei Comuni e delle Province.
Tutte le proposte sono perfettibili, e questa sicuramente non fa eccezione; senza nessuna pretesa di completezza, la prospettiva di questo lavoro è tutta rivolta a sostenere e legittimare la necessità e l’importanza di avviare urgentemente un processo di deciso cambiamento e di adeguamento del sistema;

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
Introduzione Questa lavoro di tesi nasce da un mio generale interesse nei confronti della materia di studio, la comunicazione in una prospettiva di avanguardia e di integrazione europea; ma soprattutto nasce come conseguenza al verificarsi di alcune coincidenze che mi hanno portato ad intraprendere un percorso di ricerca ed un periodo di impegno volto ad analizzare e comprendere il complesso sistema disciplinare relativo al sistema radiotelevisivo pubblico come fenomeno particolare nel suo sviluppo storico in Italia e come elemento caratterizzante la nostra sociètà italiana, rispetto all’evoluzione storica che hanno avuto i sistemi radiotelevisivi in altre società e nazioni europee. Grazie all’esperienza del progetto Socrates-Erasmus, svolto nella città di Middlesbrough in Inghilterra nel 2005, ho avuto la possibilità di vivere e osservare da vicino la realtà di una delle democrazie più avanzate in Europa. È stato proprio durante questo periodo che, frequentando il corso di specializzazione in TV & Media Production presso il Middlesbrough College, è nato l’interesse riguardo il fondamento e le giustificazioni del servizio pubblico radiotelevisivo in Italia e all’estero. Tornato in Italia, è apparso evidente che quello dell’informazione e della comunicazione nel nostro Paese è un settore nel quale prevalgono ancora forti interessi di parte e che non ha certo raggiunto quel consolidamento di principi indispensabile per il completamento della sistematica giuridica. Molti richiami della Corte Costituzionale, compresi quelli più recenti, sono rimasti spesso inascoltati. Anche il Presidente della Repubblica nel 2002 ha rivolto alle Camere un forte messaggio per garantire il principio del pluralismo nel campo dell’informazione, ricordando il legame inscindibile tra informazione e democrazia. Sempre più numerosi sono stati, poi, negli ultimi anni anche gli interventi da parte dell’Unione Europea. Nel periodo più recente ci sono stati in Italia importanti interventi normativi: il codice in materia di protezione dei dati personali (d. lgs. n. 196 del 2003), il nuovo codice delle comunicazioni (d. lgs. n. 259 del 2003) e la riforma della disciplina in materia di attività cinematografiche (d. lgs. n. 28 del 2004). Nel maggio del 2004 è stata approvata, dopo vivaci discussioni parlamentari ed un rinvio del Presidente della Repubblica, una nuova legge di riforma del sistema radiotelevisivo. i

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Davide De Mitri
  Tipo: Laurea II ciclo (magistrale o specialistica)
  Anno: 2005-06
  Università: Università per stranieri di Perugia
  Facoltà: Lingua e Cultura Italiana
  Corso: Pubblicità e comunicazione d'impresa
  Relatore: Alejandro Marcaccio
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 110

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

audiovisivo
comunicazione
correttezza informativa
democrazia
disciplina radiotelevisiva
informazione
libertà d'espressione
linguaggio televisivo
obiettività
pluralismo informativo
politco - sociale
politica
proposta di legge popolare
servizio pubblico radiotelevisivo
sistema radiotelevisivo
televisione
televisioni europee

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi