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La sindrome del burnout negli operatori dei servizi agli anziani

La progressiva rapida crescita del numero di anziani nel nostro Paese (circa un italiano su cinque), in linea con quanto accade in tutta Europa, impone una generale riconsiderazione delle politiche e dei servizi dedicati espressamente a questa fascia di cittadini, diventando un problema centrale nel sistema welfare europeo e italiano.
Alla luce di questi dati diventa fondamentale garantire agli anziani, autosufficienti e non, un servizio assistenziale di qualità, realizzabile innanzitutto disponendo di operatori del settore che siano formati e inseriti all’interno di organizzazioni che li proteggano dalla sindrome del burnout.
Sul fenomeno burnout si è ampiamente studiato, ma nonostante vi siano numerose ricerche sul burnout nelle helping professions, ad oggi non esiste un’ampia letteratura sulla sindrome tra gli operatori dei servizi agli anziani, il cui lavoro li pone di fronte a peculiari problematiche.
In ambito geriatrico, infatti, l’operatore mette in gioco sentimenti profondi connessi al senso e al valore della persona e della vita. Nella sua opera quotidiana entrano in gioco l’intensità emozionale, la sfida e il mettersi alla prova nell’interazione con gli anziani, persone che pur soffrendo sono testimoni preziosi di valori quali la dignità e il significato della propria vita.
Questi aspetti fanno si che lo stress lavorativo e il burnout rappresentino dei potenziali rischi per l’operatore geriatrico, che, inevitabilmente, si riflettono sulla qualità del servizio prestato e, quindi, sull’anziano, specialmente se non autosufficiente e con disturbi psichici.

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Introduzione Tra il 2007 e il 2008 ho avuto l’opportunità di svolgere un anno di Servizio Civile Volontario nazionale presso la cooperativa sociale F.A.I. Sarda, il cui acronimo indica l’utenza a cui sono rivolti i suoi servizi: famiglia, anziani e infanzia. Per una scelta condivisa da me e dalla cooperativa, ho operato quasi completamente all’interno della casa di riposo “Vittorio Emanuele II”, servizio residenziale offerto agli anziani residenti nel Comune di Cagliari. Durante questa esperienza ho avuto modo di conoscere le diverse realtà degli anziani e l’importanza dei servizi erogati dalla struttura. Ho avuto modo, inoltre, di confrontarmi con una struttura organizzativa complessa, di comprendere le dinamiche di ruolo all’interno di un sistema di gestione così articolato, di osservare negli operatori e di sperimentare in prima persona le dinamiche relazionali interne allo staff e tra staff e utenti, e di chiedermi se i conflitti, gli atteggiamenti e i comportamenti degli operatori presenti potessero essere ricondotti ad un disagio lavorativo o persino alla sindrome di burnout. Da qui è nata l’esigenza di esplorare l’argomento “disagio lavorativo”, con particolare riferimento alla sindrome del burnout e capire, attraverso una approfondimento bibliografico, se fosse possibile l’insorgere di tale sindrome anche negli operatori dei servizi agli anziani, mettendo in luce eventuali differenze in termini di incidenza, cause, sintomi e conseguenze, rispetto a quanto è stato rilevato in altri operatori delle helping professions. Il termine burnout, traducibile in italiano con “bruciato”, “esaurito”, “scoppiato”, è stato variamente definito, ma tutti gli autori indicano che esso esprime metaforicamente il bruciarsi dell’operatore, l’esaurimento delle proprie risorse e il suo cedimento psicofisico nel tentativo di adattamento alle difficoltà dell’attività professionale. La sindrome del burnout è un fenomeno multidimensionale, che rappresenta l’epilogo di complesse vicende personali e lavorative, il cui sviluppo è di tipo evolutivo e transazionale, nonchØ reversibile, e si manifesta con sintomi sia psicologici che somatici. Alla base della sindrome del burnout vi sono gli stessi meccanismi che danno luogo allo stress lavorativo ma, nonostante ciò, i due concetti non coincidono. Il burnout, infatti, è il risultato di un’inadeguata risposta di adattamento allo stress lavorativo e rappresenta, pertanto, un possibile esito di quest’ultimo. 1

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Informazioni tesi

  Autore: Annalaura Besenghi
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2008-09
  Università: Università degli Studi di Cagliari
  Facoltà: Scienze della Formazione
  Corso: Scienze e tecniche psicologiche
  Relatore: Marcello Nonnis
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 60

FAQ

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