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Adriatic Sea-Effect Snow: studio e caratterizzazione del fenomeno.

L’acronimo ASES, letteralmente Adriatic Sea-Effect Snow, è stato coniato negli ambienti della meteorologia operativa italiani per indicare una precisa fenomenologia analoga al più noto LES (Lake-Effect Snow), quest’ultimo ampiamente conosciuto nella regione dei Grandi Laghi americani ed in altre regioni.
Il fenomeno fisico si presenta difatti in numerose aree geografiche, e generalmente laddove una massa d’aria molto fredda scorre al di sopra di una superficie liquida più calda.
Ciò può quindi accadere su una superficie marina od oceanica, su un bacino lacustre, in una baia o addirittura in uno stretto, purché la superficie liquida disponibile sia sufficientemente estesa e relativamente calda da provocare una significativa mitigazione e umidificazione degli strati più bassi dell’atmosfera, con conseguenti moti convettivi, formazione di nubi e infine precipitazioni a prevalente carattere nevoso.
Il termine ASES va quindi a collocare e caratterizzare il generico fenomeno atmosferico in una ben determinata area geografica: il Mare Adriatico.
Questo studio si prefigge di descrivere non solo le caratteristiche generali del fenomeno ma anche le sue specificità, legate al background geografico, il bacino del mare adriatico, sia esso contraddistinto da una determinata climatologia, morfologia, orografia, e da mutevoli condizioni meteorologiche stabilite da configurazioni sinottiche e conseguenti stati termodinamici dei vari livelli troposferici.
Si tratta del primo studio metodico e ordinato volto alla caratterizzazione del fenomeno e, una volta identificato, alla sua esatta denominazione al posto della generica definizione di “instabilità” che spesso ci capita di ascoltare dai meteorologi nazionali che descrivono questa fenomenologia.
Dalle osservazioni personalmente effettuate negli ultimi dieci anni, la frequenza con cui si manifesta l’ASES è collocabile in un’ordine di grandezza di 5-10 episodi nel periodo che va dal mese di novembre a quello di aprile. Esso è talvolta responsabile di fasi di maltempo caratterizzate da freddo intenso e nevicate sino a quote molto basse, se non addirittura sino ai litorali del versante adriatico.

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1 1. INTRODUZIONE L’acronimo ASES, letteralmente Adriatic Sea-Effect Snow, è stato coniato negli ambienti della meteorologia operativa italiani per indicare una precisa fenomenologia analoga al più noto LES (Lake-Effect Snow), quest’ultimo ampiamente conosciuto nella regione dei Grandi Laghi americani ed in altre regioni. Il fenomeno fisico si presenta difatti in numerose aree geografiche, e generalmente laddove una massa d’aria molto fredda scorre al di sopra di una superficie liquida più calda. Ciò può quindi accadere su una superficie marina od oceanica, su un bacino lacustre, in una baia o addirittura in uno stretto, purché la superficie liquida disponibile sia sufficientemente estesa e relativamente calda da provocare una significativa mitigazione e umidificazione degli strati più bassi dell’atmosfera, con conseguenti moti convettivi, formazione di nubi e infine precipitazioni a prevalente carattere nevoso. Il termine ASES va quindi a collocare e caratterizzare il generico fenomeno atmosferico in una ben determinata area geografica: il Mare Adriatico. In figura 1 si mostra una foto del litorale Adriatico dopo una nevicata effetto di un episodio di ASES. Questo studio si prefigge di descrivere non solo le caratteristiche generali del fenomeno ma anche le sue specificità, legate al background geografico, il bacino del mare adriatico, sia esso contraddistinto da una determinata climatologia, morfologia, orografia, e da mutevoli condizioni meteorologiche stabilite da configurazioni sinottiche e conseguenti stati termodinamici dei vari livelli troposferici.

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Informazioni tesi

  Autore: Francesco Paolo Barile
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Ferrara
  Facoltà: Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali
  Corso: Meteorologia e Ambiente
  Relatore: Federico Porcù
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 89

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