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La disciplina internazionale del contratto di compravendita dei beni

Il contratto di compravendita dei beni, essendo una forma contrattuale presente fin dalle origini dei rapporti economici, rappresenta ancora oggi uno degli strumenti più utilizzati negli scambi commerciali. Il crescente sviluppo delle relazioni internazionali e la formazione dell’Unione Europea, partita proprio da forme di cooperazione in campo economico, hanno comportato uno sviluppo altrettanto significativo delle relazioni commerciali tra Stati differenti e dunque un maggiore impiego anche del contratto di compravendita che, in ambito internazionale, presenta spesso elementi che ne riconducono la disciplina a differenti ordinamenti legislativi (a titolo d’esempio, cittadinanza differente delle parti, il domicilio o la residenza delle parti in Stati diversi, il trasporto delle merci al di fuori dei confini nazionali).
In ragione della sua diffusione il contratto di compravendita internazionale dei beni, è oggetto di numerose fonti sia vincolanti come le Convenzioni ed i Regolamenti Europei, sia di soft law come la lex mercatoria ed i principi Unidroit. Tra le fonti vincolanti internazionali, particolare importanza riveste la Convenzione delle Nazioni Unite sui contratti di compravendita internazionale di merci, anche conosciuta come Convenzione di Vienna o CIGS, una fondamentale convenzione di diritto materiale uniforme, globalmente diffusa poiché accettata dalla maggioranza degli Stati, costituita da norme che disciplinano in modo particolareggiato il contratto di compravendita dei beni mobili e le obbligazioni ad esso correlate. Come dimostrano numerosi casi giurisprudenziali, la Convenzione di Vienna, riveste carattere di specialità e, in relazione al suo ambito di efficacia, prevale sulle convenzioni di diritto internazionale privato.
La determinazione della legge applicabile al contratto di compravendita internazionale è altresì possibile attraverso i criteri di collegamento inseriti nelle norme di conflitto che costituiscono le Convenzioni di diritto internazionale privato quali la Convenzione dell’Aja sulla legge applicabile alle vendite a carattere internazionale di oggetti mobili corporali, specifica in tema di compravendita, e precisi Regolamenti Europei come il Regolamento Europeo 593/2008 sulla legge applicabile alle obbligazioni contrattuali, cd. Roma I, il quale ha sostituito, in ambito europeo, la Convenzione di Roma sulla legge applicabile alle obbligazioni contrattuali del 1980.
L’ambito processual-civilistico è oggetto della Convenzione sulla competenza giurisdizionale, il riconoscimento e l’esecuzione delle sentenze, oggi Regolamento Europeo n. 44/2001 cd. Bruxelles I, tuttavia, vi è anche la possibilità, soprattutto in ambito commerciale, di fare riferimento ad Alternative Medote Resolution tra i quali si distingue lo strumento dell’arbitrato commerciale internazionale.
La graduale trasformazione delle Convenzioni in Regolamenti europei, vale a dire in atti direttamente applicabili e vincolanti per tutti gli Stati membri dell’Unione Europea, soggetti altresì ad un'uniforme interpretazione da parte della Corte di Giustizia, dell’Unione Europea, è oggi la testimonianza di un processo di “comunitarizzazione” o “europeizzazione” del diritto internazionale privato volto alla creazione di norme il più possibile uniformi per tutti gli Stati membri e per le relazioni che questi intrattengono con altri Stati.
Il riavvicinamento delle legislazioni in tema di obbligazioni è anche l’obiettivo di una serie di gruppi di studio nati in diversi contesti istituzionali i quali sono attualmente impegnati nella redazione di opere che raccolgono i principi di diritto europeo dei contratti a cui fare riferimento per interpretare, in modo ragionevolmente uniforme, le norme dei singoli ordinamenti nazionali.
Il risultato di tutti questi sforzi consiste nella creazione di un condiviso sistema internazionale di norme che garantisca un soddisfacente grado di certezza, sicurezza e prevedibilità della legge applicabile nei rapporti e nelle eventuali controversie che coinvolgono, a diverso titolo, l’ordinamento di più Stati.

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4 INTRODUZIONE Con il presente lavoro cercherò di illustrare, con specifico riferimento al campo della compravendita di beni, come il diritto internazionale privato sia in grado di “annullare i confini” giuridici e geografici, semplificando la soluzione delle controversie che presentano collegamenti con più di un ordinamento giuridico statale. La globalizzazione ha comportato il progressivo intensificarsi delle relazioni fra i differenti Stati e, volendo in via preliminare svolgere delle considerazioni di carattere non esclusivamente giuridico, punto di partenza è la considerazione per cui l’aver colmato il divario fisico-geografico non sempre ha coinciso con una pacifica fusione di culture, ideologie e prassi; il background antropologico si è arricchito di nuovi interlocutori di natura politica, religiosa, sociale, economica e commerciale, ma ha anche dovuto adattarsi a nuove esigenze e nuove modalità relazionali. A fronte di un panorama così variegato, che oggi già vanta una secolare esperienza, mi propongo di compiere un bilancio del grado di unione ed uniformità culturale e giuridica creatosi, scegliendo di analizzare l’ambito giuridico ed in particolare la disciplina di diritto materiale uniforme e di diritto internazionale privato delle obbligazioni contrattuali con specifico riferimento al contratto di compravendita. La tesi si concentrerà dunque sul percorso, l’evoluzione, gli obiettivi e gli strumenti di diritto privato e processuale in tema di obbligazioni e compravendita. Si fornirà, in primo luogo, un quadro delle fonti vincolanti e non vincolanti in materia, con particolare attenzione alle norme sostanziali vigenti in ambito intra ed extra comunitario, successivamente, l’analisi diverrà più approfondita in merito alla formazione del contratto e alla determinazione della legge ad esso applicabile ed, infine, verranno presi in considerazione i procedimenti e gli strumenti di risoluzione delle controversie. La dimensione europea godrà di un approfondimento particolare nel secondo e nel terzo paragrafo in quanto esempio di coesione geografica e giuridica, realizzazione di un organismo giuridicamente coattivo e modello di un’auspicabile uniformità globale. L’approccio metodologico vuole essere in prevalenza teorico, è mia intenzione compiere un’analisi della legislazione e della sua interpretazione

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Informazioni tesi

  Autore: Michela Loda
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2010-11
  Università: Università degli Studi di Bergamo
  Facoltà: Giurisprudenza
  Corso: Operatore Giuridico d'Impresa
  Relatore: Federica Persano
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 106

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