Skip to content

Gilbert & George: l'arte del corpo come corpo nell'arte

Nel ’74 dilagò il fenomeno del fare arte attraverso l’uso del corpo: fu detto Body Art.
Essa non si manifestò sobriamente, anzi mise allo scoperto infermità e sofferenze. I body artisti non sceneggiarono la storia di personaggi, ma divennero essi stessi la storia e i personaggi. Arrivarono ad elaborare ogni singolo momento della quotidianità, qualunque evento di una qualsiasi giornata; le radiografie del torace e del cranio; la registrazione della propria voce; il travestimento; l’inventario degli accidenti personali e non ultima la rappresentazione del tema della bisessualità.
Autori come Katarina Sieverding, Brian Eno, Lucio Castelli, Annette Messager, Urs Luthi, puntarono sul fronteggiarsi e confondersi dell’uomo e della donna, invertendo i caratteri somatici, inventandosi personalità fittizie, il tutto ai fini di mettere in crisi la cristallizzazione delle funzioni.
Gli artisti che hanno fatto della Body Art la loro espressione, se non esclusiva, prioritaria, sono: Vito Acconci, Otto Muhel, Gilbert & George, Rudolf Schwarzkogler, Yayol Kusama, Arnolf Rainer, Gunter Brus, Rebecca Horn, Michel Journiac, Hermann Nitsch, Marina Abramovic, Chris Burden, Carolee Shnumann.
Ed è in questo contesto, almeno cronologicamente, che si inseriscono Gilbert Proesch e George Passmore che però, dal momento della loro unione avvenuta nel 1967, sono conosciuti nel mondo artistico esclusivamente come Gilbert & George.
Diversi sono, come si vedrà, i punti che accomunano Gilbert & George alla Body Art, ma non si potrà fare a meno di notare anche alcune sostanziali differenze tra questi due artisti ed i loro contemporanei. Anche loro, come gli altri, operano nel tentativo di esprimere un disagio sociale, senza pertanto arrivare a masochistiche estremizzazioni e ad aspetti tragici e violenti che al contrario caratterizzano buona parte delle opere dei loro contemporanei. È un versante meno tragico dell’arte, una romantica esaltazione dei valori del sentimento.
Nello scegliere di abbandonare i propri cognomi è ravvisabile una sorta di rinuncia alla propria individualità. I due, infatti, non hanno mai lavorato separatamente, e non esistono artisticamente se non in quanto coppia, all’interno della quale può risultare non facile distinguere chi dei due sia Gilbert e chi George.
La scelta del soggetto artistico doppio ha un ulteriore valore, proprio a testimoniare un’importante caratteristica della sensibilità contemporanea circa la percezione del sè. Nella società dei consumi l’individuo percepisce se stesso come un doppio di corpo ed anima slegati e conseguentemente riuniti come le tessere di un puzzle. Non è un caso, quindi, che le opere di Gilbert & George siano costituite proprio da enormi frammenti fotografici ricomposti. C’è anche un motivo tecnico, ma questo non fa che riconfermare che è proprio la tecnologia a produrre l’effetto di sdoppiamento e frammentarietà dell’io.
Il sacrificio del proprio io, inteso come singolarità, a favore di un riconoscimento della persona soltanto come parte di un insieme, è un evidente richiamo a quello che rappresenta uno dei capisaldi della Body Art, cioè la perdita di identità.
Gilbert & George dimostrano consapevolezza riguardo tali problematiche sull’identità con una grande accettazione della modernità, ma il loro non è certo adattamento ad essa: è piuttosto fuga, elusione, favoleggiamento. Gilbert & George fanno di tutto perchè non esista alcuna differenza tra ciò che è la loro vita e l’arte. Marionette satiriche al confine tra l’umano e il disumano, fingono di ignorare la loro condizione di superstiti solo per combatterla meglio. È questa sfida perduta in partenza che dà al loro operare un colore di dramma, nel costruirne la principale trama. Un materiale che potrebbe essere di cabaret, ossia di basso rango rispetto all’arte “colta”, si trova sottoposto ad un trattamento intenzionato secondo una strategia avanguardistica. E la tristezza clownesca, nella quale confluiscono tratti chapliniani, rispecchia la precaria ma ostinata condizione di esseri uomini.
Sotto un certo aspetto Gilbert & George sono i frutti di quella tradizione britannica che, con uno humor sommesso e garbato, raggiunge una visione ironica tanto più insinuante quanto più la patina esteriore sembra conformistica. Sempre overdresses, perfettamente messi a punto nella loro eleganza fintamente casuale, fatta di abiti fin de siècle, trascorrono la loro giornata umana come se niente fosse.
Disegnano, prendono il tè, mangiano, danzano, amano, scrivono, intrattengono rapporti con il prossimo, con quell’impassibilità anglosassone suggellata sui volti, con i movimenti impostati in maniera tremendamente seria e buffa (proprio come quella cosa che si chiama rispettabilità), in una perpetua sorveglianza di loro stessi, così come il temperamento anglosassone impone.

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Mostra/Nascondi contenuto.
INTRODUZIONE Nel ’74 dilagò il fenomeno del fare arte attraverso l’uso del corpo: fu detto Body Art. Essa non si manifestò sobriamente, anzi mise allo scoperto infermità e sofferenze. I body artisti non sceneggiarono la storia di personaggi, ma divennero essi stessi la storia e i personaggi. Arrivarono ad elaborare ogni singolo momento della quotidianità, qualunque evento di una qualsiasi giornata; le radiografie del torace e del cranio; la registrazione della propria voce; il travestimento; l’inventario degli accidenti personali e non ultima la rappresentazione del tema della bisessualità. Autori come Katarina Sieverding, Brian Eno, Lucio Castelli, Annette Messager, Urs Luthi, puntarono sul fronteggiarsi e confondersi dell’uomo e della donna, invertendo i caratteri somatici, inventandosi personalità fittizie, il tutto ai fini di mettere in crisi la cristallizzazione delle funzioni. Gli artisti che hanno fatto della Body Art la loro espressione, se non esclusiva, prioritaria, sono: Vito Acconci, Otto Muhel, Gilbert & George, Rudolf Schwarzkogler, Yayol Kusama, Arnolf Rainer, Gunter Brus, Rebecca Horn, Michel Journiac, Hermann Nitsch, Marina Abramovic, Chris Burden, Carolee Shnumann. Ed è in questo contesto, almeno cronologicamente, che si inseriscono Gilbert Proesch e George Passmore che però, dal momento della loro

CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI

La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF

Acquista
Il miglior software antiplagio

L'unico servizio antiplagio competitivo nel prezzo che garantisce l'aiuto della nostra redazione nel controllo dei risultati.
Analisi sicura e anonima al 100%!
Ottieni un Certificato Antiplagio dopo la valutazione.

Informazioni tesi

  Autore: Gabriella Sabato
  Tipo: Tesi di Laurea
  Anno: 2001-02
  Università: Università degli Studi di Salerno
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Lettere
  Relatore: Nicola Scontrino
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 112

FAQ

Per consultare la tesi è necessario essere registrati e acquistare la consultazione integrale del file, al costo di 29,89€.
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Ingiustamente snobbata durante le ricerche bibliografiche, una tesi di laurea si rivela decisamente utile:
  • perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
  • perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
  • perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
  • L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
  • Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
  • L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
L'obiettivo di Tesionline è quello di rendere accessibile a una platea il più possibile vasta il patrimonio di cultura e conoscenza contenuto nelle tesi.
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.

Scopri come funziona »

DUBBI? Contattaci

Contatta la redazione a
[email protected]

Ci trovi su Skype (redazione_tesi)
dalle 9:00 alle 13:00

Oppure vieni a trovarci su

Parole chiave

Tesi correlate


Non hai trovato quello che cercavi?


Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database

Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione

Ottimizza la tua ricerca:

  • individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
  • elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
  • se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
  • utilizza la ricerca avanzata
  • utilizza gli operatori booleani (and, or, "")

Idee per la tesi?

Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti


Come si scrive una tesi di laurea?


A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?

Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.


La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?


La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.

Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:

È ora di pubblicare la tesi