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Tesi scelte dalla redazione su Mussolini

Vittorio Emanuele III e Mussolini: una diarchia tra apparenti successi e contrasti nascosti. La questione balcanica.

L’obiettivo principale di questa tesi di laurea è l’analisi, di taglio storico-istituzionale, del complesso rapporto instauratosi tra Benito Mussolini e Vittorio Emanuele III, con specifica attenzione ai contrasti, più o meno latenti, fra i due poli del sistema. La trattazione ha richiesto, oltre ai riferimenti bibliografici riportati nell’apparato delle note e alla fine del lavoro, la consultazione di materiali d’archivio: in particolare, sono state condotte ricerche presso l’Archivio Centrale dello Stato, presso l’Archivio storico del Senato e quello della Camera dei deputati, e presso l...

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Benito Mussolini e la politica economica italiana

Analisi della politica economica sociale svolta dal Governo italiano dal 1910 al 1945. Analisi del percorso storico e personale del Capo del Governo del Partito Fascista

Autore: Andrea Certusi
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Le relazioni tra Italia, Francia e Gran Bretagna all’indomani dell'avvento al potere di Mussolini (31 ottobre 1922 – 27 settembre 1923)

Il 31 ottobre 1922 venne dato l'incarico a Benito Mussolini di formare un nuovo governo dal re Vittorio Emanuele III. Quali conseguenze ha avuto la nomina del leader fascista nelle relazioni internazionali con i due alleati europei? E prima ancora di questa domanda, la sua nomina ha avuto conseguenze in questi due stati o nulla è cambiato? Per rispondere a queste domande, e forse anche ad altre, è stata scritta questa tesi. Essa analizza la situazione storica in cui si trovavano Italia, Francia e Gran Bretagna alla fine della Prima Guerra Mondiale. In seguito, si sofferma su alcuni aspetti ri...

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Fumetti e Fascismo - Il ''Corriere dei Piccoli'' nei giorni di Salò

Nella prima parte della tesi si offre una panoramica generale sulla produzione fumettistica italiana del tempo e, nella seconda parte, si presenta lo studio effettuato attraverso la consultazione dei numeri del "Corriere dei Piccoli" pubblicati tra il 1942 e l'aprile 1945

Autore: Laura Bronzato
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La Repubblica di Salò attraverso le pagine del Corriere della Sera: gli eventi, le cronache, i commenti

Alberto Mazzi

La vera e propria direzione fascista del Corriere della Sera comincia il 6 ottobre 1943 quando Ermanno Amicucci viene chiamato alla guida del quotidiano. Tale incarico era stato stabilito durante la prima riunione del nuovo governo repubblicano fascista svoltasi alla Rocca delle Caminate il 27 settembre. Amicucci lascerà la direzione nel momento stesso in cui il Duce troverà la morte, nell’aprile ’45.Nello svolgere il mio lavoro ho fatto in modo che la cronologia degli eventi del periodo della Repubblica di Salò (settembre’43–aprile’45) costituisse lo scheletro del volume, attorno al quale poi...

Autore: Alberto Mazzi
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Il razzismo nel Fascismo e la persecuzione dei diritti degli ebrei (1938-1943)

Il lavoro parte dal concetto di interculturalità per poi trattare il razzismo e più specificatamente il periodo del fascismo italiano. Si comincia col trattare le teorie pseudo scientifiche su cui affonda le proprie radici il razzismo, citando numerosi personaggi quali: Winckelman, Camper, Retzius, Gall, De Gobineau, Knox, Lapouge, Galton, Langbehn, Chamberlain, Wagner, Mantegazza, Lombroso. Dopo aver visto il ruolo della scienza nello sviluppo delle idee razziste si cercherà di capire quali sono i presupposti e i pregiudizi che si trovano alla base della diaspora che da sempre accompagna il p...

Autore: Luca Vinci
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Il sistema scolastico ed educativo nel periodo fascista: dalla riforma Gentile alla Carta della scuola

L'opera di riforma scolastica portata avanti da Giuseppe Bottai può essere considerata "la più fascista delle riforme", nonostante Benito Mussolini abbia utilizzato quest'appellativo per descrivere la precedente riforma, quella di Giovanni Gentile. Lo stesso Bottai ironicamente affermò che "non poteva non essere la più fascista delle riforme una riforma che in quel tempo era l'unica che il fascismo avesse organicamente affrontato". Più che altro Mussolini definì la riforma Gentile come "la più fascista delle riforme" poichè la riteneva capace di attuare una scrupolosa selezione degli individui...

Autore: Francesca Casti
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