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"La vacanza" di Dacia Maraini. Alienazione e indifferenza degli adulti


Nell’ introduzione alla nuova edizione del 1998 Dacia scrive di sé: “ C’era una volta una ragazza scampata alla guerra ….  voleva scrivere un libro perché nei libri sta il sale del mondo e lei era ghiotta di quel sale, le importava poco dello zucchero e del miele”  Interessante … il sale la guerra l’ estraneità al suo mondo familiare, la rabbia, la voglia di dissacrare.

Scritto in prima persona, l’io narrante è Anna.
E’ un romanzo che sa di sale. Alienazione dei sentimenti. Mondo adolescenziale e mondo adulto. Protagonisti Giovanni e Anna due adolescenti, fratello e sorella che vivono in collegio e che il padre Mumuri porta in vacanza per un po’ di tempo al mare , ad Anzio, nell’ estate del 4
La madre non c’è più. A casa del padre c’è quella che lui chiama una seconda mamma, Nina, la convivente, che accetta senza entusiasmo di ospitare i ragazzi. Squallore della casa. In camera loro fiori finti sul comodino e un’ oleografia della madonna sul muro. NINA belloccia, dai fianchi larghi, passiva. I vicini, signor Pompeo Pompei, la moglie Mary e il figlio Armando padroni di casa e datori di lavoro di Mumuri, proprietari di un negozio dove Mumuri lavora; rapporto di sudditanza rabbiosa, Nina e Mumuri sognano di diventare loro i ricchi. Pompei si è arricchito con la borsa nera, loro lo sanno e tacciono, ma masticano amaro. Ogni sera partita a carte per compiacere il signor Pompei
In questo contesto si svolge l’ iniziazione sessuale di Anna; un signore che l’ invita a uscire in pattino,  Armando che la conduce in cabina e la fa spogliare (pag. 25), un signore elegante e ricco, Gioacchino Scanno,conosciuto allo stabilimento. Questi l’ invita a pranzo ( ordinava, rideva, come se io fossi già cosa sua; i maschi prendono, come se ne avessero il diritto assoluto e spesso la preda sono le donne di famiglia, tutte, lo dice in Bagheria, in Marianna Ucria….) Però vanno regolarmente a Messa.
Giocchino Scanno le dà il suo indirizzo e le chiede di andarlo a trovare. Anna ci va.. si denuda. Lui la guarda con un’ espressione di dolore e di piacere, contraeva rughe e labbra come un mollusco (pag. 52) Anna si chiede se quello era l’ amore. Questa è la grande domanda di Anna e la risposta non viene da nessuno.

Il mondo adulto è sordo, pigro, reticente, ipocrita. Il silenzio degli adulti. L’iniziazione di Anna all’ amore e al sesso è frustrante  In definitiva c’è la denuncia del mondo adulto e borghese ( e fascista) che c’era negli Indifferenti di Moravia, ma qui è vista con gli occhi di una ragazzina.
La Vacanza è un testo di rottura e non solo nei confronti della tradizione letteraria femminile. La vacanza del titolo ha un significato più profondo, indica il vuoto, il disorientamento in cui sprofonda la protagonista. Gli adulti sono assenti, indifferenti.   La critica stroncò il libro che venne accusato di perversione sessuale, di pornografia, di distruzione del romanzo realista. La Maraini ha quasi il coraggio dell’ incoscienza nel fiondarsi  in quegli anni nel tema della sessualità infantile e della pedofilia.

Tratto da LE OPERE DI DACIA MARAINI di Loredana Rossi
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  • Autore: Loredana Rossi

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