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Poscritto al caso di Dora


-Nell’isteria la sessualità procura l’energia motrice di ogni sintomo distinto e sua manifestazione: i sintomi del disturbo sono l’attività sessuale del pz. Dunque secondo Freud la sessualità è la chiave del problema delle psiconevrosi e delle nevrosi in generale.
-I sintomi non scompaiono mentre il lavoro procede, ma poco dopo, quando il rapporto tra medico e pz è stato sciolto.
-Nel considerare il transfert: un’intera serie di esperienze psicologiche vengono rivissute, ma non come appartenenti al passato, ma come applicate alla persona del medico, nel presente (traslazioni). Il trattamento però non crea traslazioni le porta soltanto alla luce, insieme ad altre componenti nascoste della vita psichica.
Freud ha parlato di transfert perché è solo in virtù di questo fattore che si possono spiegare le caratteristiche dell’analisi di Dora. Elemento importante fu che Freud non riuscì a dominare tempestivamente la traslazione a causa della prontezza con cui Dora mise a sua disposizione il materiale patogeno durante il trattamento.
All’inizio Freud, nella sua immaginazione, si sostituiva al padre.
-L’incapacità di incontrare una reale esigenza erotica è una delle caratteristiche più importanti delle nevrosi.

Tratto da IL CASO CLINICO DI DORA di Carla Callioni
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