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Competenza sociale e affermazione di sé: aspetti evolutivi


Ci occupiamo adesso della competenza sociale in riferimento all’adolescenza, periodo del ciclo evolutivo in cui esistono specifici problemi, causati soprattutto dall’indeterminatezza del ruolo sociale, rispetto all’essere socialmente competenti. I cambiamenti fisici, cognitivi, psicosociali, emozionali e ambientali rendono l’adolescente particolare vulnerabile alle molteplici richieste provenienti dall’esterno: ci si trova di fronte, ad esempio a modelli diversi da quelli familiari.

Possiamo dunque dire che per l’adolescente la competenza sociale si riferisce a un vasto di risorse (abilità e capacità): capacità di conoscere, di ragioni, di prendere decisioni, di valutare; capacità di controllare le proprie emozioni; abilità interpersonali; motivazioni e aspettative.

Per comprendere meglio come si caratterizzano al loro interno queste risorse facciamo riferimento a 3 componenti fondamentali in cui si articola la competenza sociale nell’adolescenza (Peterson e Leigh, 1990): capacità interne o cognitive, equilibrio fra socievolezza e individualità, abilità sociali riferite ai coetanei.

Le capacità cognitive servono come basi fondamentali per le abilità sociali necessarie all’adolescente per stabilire e mantenere relazioni interpersonali positive. Esse comprendono una stima di sé positiva, un locus of control interno, la capacità di assumere una prospettiva esterna, la soluzione dei problemi interpersonali.

Un’autostima positiva fornisce agli adolescenti sufficiente fiducia in sé stessa per impegnarsi in relazioni sociali; un locus of control interno cioè la percezione di esercitare un controllo sugli eventi che caratterizzano la propria vita, incoraggia iniziative personali; assumere il punto di vista degli altri consente di interagire con gli altri con più sensibilità (collegato a ciò abbiamo lo sviluppo morale, una sensibilità prosociale che promuove la consapevolezza circa i bisogni degli altri); infine è necessario che gli adolescenti sviluppino delle abilità per la soluzione di problemi interpersonali.

E’ necessario poi bilanciare il bisogno di stare con gli altri (che attiva processi di contatto) e il bisogno di autonomia (differenziazione e libertà di fare indipendentemente dagli altri). Tale rapporto è determinante per l’acquisizione di capacità che consentono di agire con autonomia, mantenendo nel contempo legami con gli adulti di riferimento e sviluppando relazioni significative.

Tratto da IL PROBLEM SOLVING di Domenico Valenza
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