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Gastroplastica Verticale


E’ un intervento complesso e difficile che determina la perdita del 50% del sovrappeso ma dopo anni si verifica una ripresa del peso associata a fastidi.  (abbandonato)

E’ la Diversione Biliopancreatica. Presenta un maggior rischio di sequele metaboliche ma maggiore è l’efficacia; è necessaria la collaborazione per prevenire le complicazioni. Questo intervento è stato inventato a Genova e si pratica da circa 30 anni, al soggetto rimane solo metà stomaco(per il rischio di ulcera), viene levata anche la cistifellea (per impedire la formazione di calcoli) e il cibo non passa più attraverso il duodeno. L’intestino viene diviso in tre tubi differenti: il primo riceve il cibo, il secondo contiene gli enzimi digestivi e il terzo entrambi (tratto comune, il cibo incontra la bile e gli enzimi solo negli ultimi 50 cm).

Pro
La riduzione del peso in eccesso pre-operatorio, poiché è diminuito l’assorbimento, è buona ( 70%) e viene mantenuta anche a lungo termine; l’intervento è efficace anche sulla sindrome metabolica (diabete tipo II, colesterolo, trigliceridi non più alterati nel 98% dei casi, 100% il diabete); effetto liberatorio nel rapporto del paziente col cibo (il soggetto non è a dieta).

Contro
L’appetito passa per qualche mese; è’ necessario un follow-up nutrizionale prolungato (controlli periodici ed esami del sangue); flatulenza e feci frequenti e maleodoranti (la fermentazione e la putrefazione del cibo avviene già nel colon; su internet si può acquistare un deodorante per le feci americano); non funziona sullo zucchero (il soggetto per perdere peso non deve mangiare zuccheri semplici, succhi, dolci, vino poiché sono molecole piccole e non hanno bisogno della bile per essere assorbite; va bene la coca cola light! Questo vale cmq anche per gli altri interventi); carenze di calcio, ferro e vitamine che necessitano di una supplementazione per os per tutta la vita (Ca 2g/die; Fe 100-200 mg/die); è necessario mangiare almeno 90 g/die di proteine (pesce, uova, insaccati, carne, formaggio) per prevenire la malnutrizione proteica (anemia, caduta di capelli etc.); l’1% dei casi va rioperato per aumentare l’assorbimento. Non si sviluppa incontinenza e chi era stitico può nuovamente diventarlo. La mortalità si aggira intorno al 4 per 1000 per embolia polmonare, infezioni, sanguinamento, setticemia, edema…

Tratto da MEDICINA E CHIRURGIA di Lucrezia Modesto
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