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Valutare per... comprendere


Comprendere vuole qui dire considerare l’esperienza educativa non come una realtà oggettiva su cui solo esercitare un controllo, ma una situazione aperta, in sviluppo, da osservare e leggere. Nel termine comprensione è implicita la disposizione di chi valuta ad accogliere tutto ciò che la situazione propone: si tratterà allora di considerare oggetti di valutazione i prodotti culturali, i vissuti degli allievi, dell’insegnante, la rete di relazioni, i cambiamenti, le condizioni materiali, i motivi dei comportamenti, i punti di vista, le reazioni emotive.
Per comprendere occorre seguire il processo in itinere, nel suo farsi, occorre decentrarsi da sé per assumere anche altre visioni della situazione, occorre collocare il dato osservato in una storia e in un contesto. Chi valuta per comprendere deve auto-comprendersi come oggetto di osservazione, e osservare una situazione a cui lui stesso partecipa da protagonista.
La valutazione che vuole comprendere è motivata infatti dal bisogno, dalla volontà (li conoscere la situazione, di andare oltre la rilevazione dello stato di fatto.
Valutare per comprendere significa conoscere, conoscersi, riconoscersi in ciò che si fa.

Tratto da LA VALUTAZIONE IN AMBITO SCOLASTICO di Anna Bosetti
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