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Il sottosistema genitoriale


Si deve tracciare un confine che permetta al bambino di interagire con tutti e due i genitori, escludendolo, nel contempo, dal funzionamento specifico della coppia. La funzione genitoriale consiste in un difficile processo di reciproco adattamento che rende il processo educativo molto complesso. I genitori non possono proteggere e guidare senza esercitare allo stesso tempo un’azione di controllo e restrizione. I figli non possono crescere e acquistare individualità senza rifiutare e ribellarsi. Il processo di socializzazione è di per sé conflittuale.    
La funzione genitoriale richiede la capacità di allevare, guidare e controllare. L’equilibrio tra queste mansioni dipende dai bisogni evolutivi dei figli e dall’abilità dei genitori. Ma la funzione genitoriale esige sempre l’uso dell’autorità. Genitori e figli e, talvolta, anche i terapisti, descrivono frequentemente la famiglia ideale come una democrazia. Ma a torto credono che una società democratica sia priva di capi, o che la famiglia sia  una società fatta di coetanei. Per funzionare adeguatamente, bisogna che sia i genitori sia i figli accettino il fatto che l’uso differenziato dell’autorità è un ingrediente necessario del sottosistema genitoriale. Diviene una specie di apprendistato sociale per i figli, che hanno bisogno di imparare a negoziare in situazioni di impari potere. Compito del terapista è di aiutare i sottosistemi a negoziare gli uni con gli altri e ad adattarsi reciprocamente.

Tratto da FAMIGLIE E TERAPIA DELLA FAMIGLIA di Antonino Cascione
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