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Le patologie alcol-correlate


Mortalità alcol-correlata: psicosi alcolica e alcolismo: sono le uniche diagnosi che riscono la totale responsabilità dell'alcol (attribuibilità al 1000%).
La patologia neuropsichiatrica di alcol comprende: quadri dell'etilismo acuto e dall'astinenza alcolica, stati morbosi carenziali.
Cirrosi epatica: la mortalità per cirrosi epatica è considerata il miglior indicatore della diffusione dell'abuso di alcol in un paese. Si ritiene che in America il 70% delle cirrosi epatiche sia dovuto ad alcol, mentre in Europa sarebbe il 40% ed in Asia solo il 10%. La recente introduzione di affidabili test diagnostici ha ridimensionato l'importanza quantitativa dell'alcol come fattore eziologico, facendo porre una maggiore attenzione al suo ruolo come co-fattore.
Tumori: il ruolo dell'alcol nello sviluppo di neoplasie è documentato in modo convincente per cavo orale, faringe, esofago, laringe e fegato, mentre esistono dati suggestivi per la mammella. Per quanto riguarda l'esofago, l'alcol può essere agente eziologico indipendente, mentre per le altre sedi l'origine del tumore è polifattoriale (alcol+fumo) e i rispettivi rischi relativi tendono a moltiplicarsi.
Malattie cardiovascolari: nel gruppo delle malattie cardiovascolari è opportuno distinguere le malattie coronariche da quelle cerebrovascolari e nell'ambito di queste ultime tra l'infarto cerebrale e le emorragie cerebrali. Per quanto riguarda le malattie coronariche, la quasi totalità degli studi epidemiologici mostra che un consumo moderato di alcol sotto forma di vino, birra o liquori è associato ad una riduzione della frequenza della malattia rispetto ai non-bevitori.
Dai numerosi studi sulla relazione tra alcol e malattie cerebrovascolari si può dedurre che: 1) non vi è una chiara relazione tra quantità di alcol e rischio di malattia cerebrovascolare nel suo complesso (tranne che per un elevato consumo); 2) emerge un'associazione positiva tra consumo abituale di alcol ed emorragia cerebrale ad alti livelli di consumo; 3) non vi è un generale consenso né nell'affermare un aumento dell'infarto cerebrale con il consumo di alcol, né nell'affermare che il rischio si riduce nei bevitori moderati.
Per quanto riguarda gli eventi cerebrovascolari emorragici ed ischemici, si evidenzia un aumento del rischio anche a basse dosi di consumo nei maschi mentre nelle donne il rischio sembra comparire a soglie più elevate.
Traumi violenti intenzionali: l'alcol è considerato frequente responsabile di delitti di aggressività per la sua capacità di rendere manifeste pulsioni latenti. Viene riconosciuto, a livello internazionale, che la percentuale di suicidi tra gli etilisti è almeno doppia rispetto alla popolazione generale.
Incidenti stradali: alcuni studi hanno dimostrato che la probabilità di incorrere in sinistri stradali dovuti all'abuso di alcol varia con l'età e con le abitudini di consumo alcolico.
Altre patologie: l'alcol sembra offrire protezione contro il diabete: un consumo moderato di alcol aumenta la sensibilità dell'insulina e ne abbassa la resistenza.
Global burden of disease: è una misura che viene utilizzata per esprimere il grado di disabilità causato da un fattore. Combina la mortalità in termini di anni di vita persi dovuti a morte prematura con la morbilità in termini di anni di vita vissuti in condizioni di disabilità (DALYs). Il 4% di tutte le DALYs può essere attribuito all'alcol.

Tratto da IL CONSUMO DI SOSTANZE PSICOATTIVE OGGI di Angela Tiano
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