Skip to content

Le radici del conflitto tra colonie inglesi e madrepatria - 1700


Intorno agli anni 30 del 700 cominciò a formarsi nei coloni americani la coscienza di costituire un corpo politico unitario diverso, se non ancora separato dall’Inghilterra. Tra il 1730 e il 1770 si accentuarono le ragioni del conflitto che opponevano i coloni agli inglesi e che contribuirono a formare l’autocoscienza americana. Le ragioni del conflitto erano sia di natura economica che politica. Eli. Più le colonie rafforzavano la struttura economica e politica e più pesava la mancanza di autonomia nel sistema mercantilistico inglese. Il secondo motivo di conflitto era di natura politica in quanto Inghilterra e America si ispiravano a un diverso principio di sovranità. Con la rivoluzione l’Inghilterra aveva allargato le basi del potere estendendo le prerogative del parlamento, ma il principio della concentrazione assoluta della sovranità (re + parlamento) che richiede obbedienza era stato riconfermato anche dopo il 1688. da questa autorità dipendevano anche le colonie americane ma in esse il pensiero politico andava elaborando una diversa teoria della sovranità limitata che attraverso la creazione di istituzioni a difesa del popolo, consentiva ai governati il controllo dei governanti. Gli eventi che contribuirono ad approfondire il solco tra colonie e madrepatria furono 3: il risveglio religioso in America tra 1730 e 1740; la guerra dei 7 anni; i provvedimenti fiscali decisi dall’Inghilterra negli anni 60. il grande risveglio fu un’ondata di fermento religioso. Le colonie furono investite dalla speranza che l’America potesse realizzare una società giusta e che il suo popolo come popolo eletto potesse portare a compimento la vittoria di Cristo sul demonio. Fu così che la guerra dei 7 anni combattuta dai coloni americani contro i coloni francesi assunse quasi le tinte di una guerra santa tra antipapisti e papisti e contribuì a cementare in unico blocco per la comune difesa contro il nemico religioso e politico, americani e inglesi. Ma gli anni successivi alla guerra dei 7 anni furono deludenti per i coloni americani. Da un lato diventava meno indispensabile il sostegno militare della madrepatria. Il contributo dei coloni era stato decisivo per eliminare la presenza francese in Canada e nell’ Ohio e le forze armate americane erano meglio preparate di quelle inglesi. Dall’altro lato l’Inghilterra si accingeva a far pagare il conto della guerra dei 7 anni. A metà degli anni 60 era giunto a maturazione il processo di formazione di elites coloniali coscienti dei loro diritti, desiderosi di affermare un’autonomia economica e politica sempre maggiore da Londra, ben radicate nelle comunità locali che costituivano la società americana. Subito dopo la pace di Parigi (1763) conclusiva della guerra dei 7 anni il parlamento inglese con la proclamation line intese bloccare l’avanzare della frontiera verso l’ovest e il continuo pericolo di guerre contro gli indiani. Re Giorgio III e il parlamento richiesero un più massiccio coinvolgimento delle colonie nordamericane nelle spese dell’impero. Tra il 1764 e il 1765 lo sugar act e stamp act tradussero le richieste inglesi in nuove imposte per le colonie. Zucchero, caffè e vino e altri generi vennero colpiti; lo stamp act impose una tassa di bollo su giornali e atti legali. Pochi mesi dopo i delegati di 9 colonie si riunirono a New York nel congresso dello stamp act, votarono la dichiarazione dei diritti e dei doveri dei coloni d’America, inviarono petizioni al re e al parlamento.
Nel 1776 il parlamento inglese revocò lo stamp act ma promulgò il declaratory act: si ribadiva che le colonie erano soggette all’autorità del parlamento. Lo scontro si acquì. Nel 1777 il parlamento inglese sospese l’assemblea di N. Y. C. che si era rifiutata di rifornire le truppe della madrepatria. Successivamente furono boicottate le merci inglesi la cui importazione comportava il pagamento di imposte appena approvate dal parlamento, e si organizzò un vasto schieramento di opposizione all’Inghilterra.

Tratto da LE VIE DELLA MODERNITÀ di Filippo Amelotti
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.