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Vettori che agiscono sulla motivazione


Se la motivazione può essere rappresentata come un continumm nel quale vi sono due poli uno estrinseco e l’altro estrinseco, esistono dei vettori che possono muovere il soggetto più verso un polo piuttosto che l’altro. Nell’intervista è bene che la motivazione degli intervistati diventi in qualche misura intrinseca: esiste in ciascuno di noi la spinta innata alla curiosità; questa spinta iniziale può essere trasformata in motivazione a partecipare individuando i temi che maggiormente possono interessare gli intervistati. Eppure tale esigenza non rappresenta un istanzia primaria: al contrario LA CONDITIO SINE QUA NON AFFINCHE’ UNO SCAMBIO VERBALE DIVENTI COLLOQUIO DI AIUTO E’ CHE LA MOTIVAZIONE DIVENTI PIU’ INTRINSECA POSSIBILE. 

In questo caso i vettori dipenderanno dai diversi tipi di motivazione:

- Esterna: c’è qualche vantaggio (es. aggancio dell’AS) 
- Introiettata: vado dallo psicologo perché si fa così, perché va di moda, è giusto
- Derivante da identificazione: la motivazione ha un senso personale 
- Integrata: è quella che maggiormente tende all’autodeterminazione. Vado dal counselor perché voglio crescere, arricchirmi umanamente e avere termini di confronto. 
- Conscia/inconscia 
- Su base affettiva / su base cognitiva (es. RICERCA: +base cognitiva  DIAGNOSTICO: su entrambi PSICOTERAPICO: +su base affettiva) 

Tratto da PSICOLOGIA DINAMICA di Barbara Reanda
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