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Società del conflitto, soggetto dell’azione: Weber


Ottica molto diversa da Durkheim.
Per Weber la società è un concreto luogo di associazioni, scambi, conflitti plasmato dalle idee e dalle azioni dei soggetti individuali e collettivi: l’incontro/scontro di credenze e interessi è il vero determinante del possibile ordine esistente (non c’è un’ipotetica solidarietà o coscienza collettiva).
Siamo nel primo ventennio de XX sec: scontri sociali, guerre, crisi, si è perduta l’illusione di ogni forma di solidarietà profonda.
Le idee: non sono entità idealisticamente intese, ma espressioni del concreto posizionarsi dei soggetti individuali e collettivi che agiscono sulla scena sociale.
L’azione: non è espressione della struttura sociale, ma di concreti soggetti umani, non solo deve essere spiegata secondo io metodo delle scienze naturali, ma compresa a livello delle intenzioni che la muovono e delle relazioni mezzi/fini che la sostengono per coglierne il senso che i soggetti le attribuiscono.
La differenza con Durkheim: fatto sociale come modo di agire, pensare eterno all’individuo e dotato di potere coercitivo.

Tratto da FONDAMENTI TEORICI DI PSICOLOGIA SOCIALE di Antonella Bastone
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