Skip to content

Nag Factor


Il potere esercitato per guadagnare l’acquisto di un bene che poi i piccoli consumeranno in prima persona, è conosciuto come pester power o nag factor. Il nag factor si esplicita attraverso un’azione di assillo perpetrata dai figli contro i genitori, durante l’infanzia e la prima adolescenza per ottenere uno specifico bene di consumo, sotto la spinta del gruppo dei pari e/o della pubblicità.
Gli studi si occupano di questo perché è stato appurato che un terzo delle spese familiari è attribuibile alle richieste dei bambini.
Numerosi sono gli autori che si sono interrogati circa le scelte di consumo all’interno della famiglia, cercando di capire quale componente familiare fosse in grado di influenzare gli altri.
È necessario distinguere il processi di assillo in due:
- assillo persistente = continuo ripetersi della richiesta da parte del bambino che aumenta il volume della voce e diminuisce la pausa tra una richiesta e la successiva con un ritmo sempre più incalzante, fino alla resa dei genitori.
- assillo d’importanza  o “importance nagging”= è l’assillo più potente e subdolo, dove le info sono apprese dai media. Il bambino, di solito più grandicello, argomenta in questo caso le richieste facendo riferimento alla presunta importanza personale del possedere proprio quel bene di consumo. (Mi serve per  imparare, mi serve per giocare comodo…)
Più complesso diventa comprendere le determinanti psicologiche e comportamentali che innescano o incentivano il nag factor. Tali fattori vanno sicuramente cercati nelle famiglie, nelle relazioni con i genitori e nella modalità tipica con cui il bambino vive la quotidianità.
Secondo McNeal alla base del nag factor si nasconderebbe un’educazione di un certo tipo, attraverso l’ancoraggio da un lato al senso della proprietà e dall’altro all’installare nei piccoli l’idea che debbano essere i genitori e solo loro a fornire al piccolo tutto ciò di cui ha bisogno.
Quando il nag factor diventa oggetto di ricerca sono, a nostro avviso, due le tematiche più intriganti:
1. capire il contropotere dei genitori, ovvero come e se i genitori sono in grado di resistere e che tipo di comportamento adottano di fronte agli attacchi dei loro figli.
2. capire l’oggetto dei desideri dei piccoli e come avviene, a livello cognitivo, la costruzione valoriale di simili oggetti.

Tratto da MANUALE DI PSICOLOGIA DEI CONSUMI di Priscilla Cavalieri
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo riassunto in versione integrale.