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Le tecniche produttive del film "Neighbours"

In questo film le tecniche produttive usate sono diverse da molti film in stop-motion; l'azione ottenuta scattando un frame alla volta, durante il quale l'attore faceva piccolissimi movimenti non era, secondo McLaren, efficace per l'ottenimento del risultato. Decise quindi di usare una gamma diversa di velocità di scatto, da un frame ogni cinque minuti a un frame ogni 1/16 di secondo (queste velocità variavano anche all'interno di una stessa scena). Il tempo del movimento degli attori, quindi, variava al variare della velocità di scatto; questo poi veniva modificato in base al risultato finale che si voleva ottenere. Se l'attore si muoveva alla metà della normale velocità e la camera scattava a 12 fps, la velocità della scena finale sarebbe apparsa normale. Questi espedienti di cambiamenti di tempo vennero usati per entrare perfettamente nella metrica della canzone (che, ricordiamo, è stata inserita dopo la fine delle riprese ma che era ben impressa nella mente del regista). Per ottenere un risultato simile si possono usare combinazioni diverse nel tempo dell'attore e della camera; per esempio, per ottenere l'idea di un uomo che cammina e che lentamente accelera il suo passo, si possono utilizzare due tecniche : la camera a tempo costante e l'attore che accelera oppure la camera che accelera e l'attore che resta costante. I risultati sono simili, ma non uguali, in quanto il movimento dell'attore e le sue variazioni incidono notevolmente sulla fisicità dell'attore stesso: effetti apparentemente uguali non lo sono quando entrano in gioco gravità, inerzia, forza centrifuga e centripeta. 
Per le riprese fu utilizzata una sola camera che poteva registrare a 24, 16, 12, 8, 6 o 4 fps, e anche scattare frame singoli. Come attori vennero usati due artisti dell'animazione : questo fu molto importante quando venne il momento di scattare sezioni in frame singoli (e anche scene a velocità alterate) in quanto sapevano esattamente come muovere loro stessi. Loro sceglievano il range di movimenti migliore per quella scena e la velocità con cui impostare la camera, e facevano contare al cameraman i numeri dei singoli frame in modo che gli attori potessero muoversi molto lentamente e continuamente, sincronizzando il loro tempo, le loro accelerazioni e decelerazioni in base al conteggio dei frame. 

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