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"Manifesto: Imagination vs MacWorld" di Razutis. Stile come multimedia


Al Razutis nel suo "Manifesto: Imagination vs MacWorld" del 1998 attacca the entire “commerci-driven culture” of North America, which ha san appetite for big, fast, recycled, generic, new(s). Razutis è un artista multimediale che ha lavorato con differenti tecniche, dall’analogico al digitale, dal video all’olografia. Per lui il nostro mondo è diventato un MacWorld, a “semiotic wasteland” where the theroy of li ereigns. Per combattere il MacWorld dobbiamo rallentare e ripensare al nostro ruolo come “consumer, creator, both”. È un richiamo per l’immaginazione non data da motivi commerciali, “imagination without compromise”. Come Mekas, Razutis si dichiara per l’avant-garde praxis. Ma diversamente da lui, non rimprovera le istituzioni per la celebrazione del cinema commerciale. Invece rimprovera the accademics for not calling proper attentino to non-commercial cinema. Si prospetta la creazione di un nuovo tipo di cinema: il cosiddetto “cyber cinema” o “cyber virtual cinema”(libero dalle convenzioni del passato in termini artistici e mediatici). Questo sviluppo può essere visto come un vera liberazione dal MacWorld e il trionfo dell’immagnazione. Cyber cinema is multimedia. Razutis sottolinea che la condizione del successo del cinema è precisamente che viene perseguito “on the basis of multimedias, free from the prejudices that divided te media arts from the past”. In termini di stile ciò significa che dobbiamo pensare al di là dello stile filmico. Nel cyber cinema, lo stile non è più determinato dalla scelta tra le possibili tecniche, ma dalla scelta tra i possibili media che possono essere combinati.

Tratto da LO STILE CINEMATOGRAFICO di Laura Righi
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