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I tre mondi cinematografici : ludico, fittizio e reale

I tre mondi cinematografici : ludico, fittizio e reale



I tre mondi possono essere schematizzati nel modo seguente:








Questa ripartizione in relazione ai mondi sopra descritti non si identifica con la classificazione degli elementi di Mendeleev, secondo la quale ciascuno di essi occupa una volta per tutte un posto nella tavola in funzione della sua massa atomica; sono due le forze che agiscono sulla classificazione:
Il produttore, il programmatore o il distributore. Grazie al titolo, alle locandine o ai trailer, ai titoli di testa e alla promozione nei diversi mezzi di comunicazione queste istanze di produzione  e di mediazione prescrivono il buon uso del bene culturale distribuito. Queste strategie vengono impiegate soprattutto in televisione; inoltre, capita anche che alcuni film di finzione siano presentati dai canali televisivi come documenti veri, pretesto per dibattere un problema sociale. Il cinema, a immagine e somiglianza della televisione, partorisce sempre più spesso oggetti audiovisivi non identificati, che si attribuiscono l’effetto di realtà nonostante siano interpretati da attori
Lo spettatore o il telespettatore, che grava con tutto il suo peso sulla classificazione dei programmi. In ogni pubblico si possono trovare tre categorie di spettatori:
Creduli, che prendono alla lettera le promesse di senso fatte dalla comunicazione mediatica del prodotto.
Scettici, che diffidano della manipolazione e cercano delle prove per smentire questa comunicazione.
Decadenti, che provano piacere a giocare con i codici, pratica nella quale si compiacciono di vedere un effetto dell’arte post-moderna

Tratto da RAPPORTO TRA REALTÀ E FINZIONE di Nicola Giuseppe Scelsi
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