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Teoria della mente e menzogna


Numerosi psicologi hanno ritenuto una condizione necessaria per mentire l’avere a disposizione una teoria della mente. Questa teoria implica la capacità nei bambini di interpretare il comportamento degli altri attribuendovi intenzioni, sentimenti, credenze; e la capacità di rappresentarsi mentalmente le rappresentazioni mentali altrui. Per raggiungere questo traguardo il bambino deve saper compiere 2 operazioni mentali distinte:
a) attribuire all’altro una credenza vera -> il bambino riconosce una credenza vera nella mente dell’altro, cioè quando nella mente dell’altro c’è una corrispondenza corretta tra la credenza e la situazione esistente.
b) attribuire all’altro una credenza falsa (o erronea) -> il bambino è in grado di riconoscere quando nella mente dell’altro c’è una rappresentazione erronea della situazione. In quest’ultimo caso il bambino si rende conto che la gente si comporta in base alle proprie rappresentazioni della realtà, anche nel caso in cui dovessero essere sbagliate.
Per accertare la capacità nel bambino di riconoscere le false credenze si è fatto ricorso a due test classici : il test del trasferimento inatteso (vi sono 2 bambole, Anne e Sally. Sally nasconde la biglia in una scatola e esce. In sua assenza, Anne prende la biglia e la nasconde in un cesto. La domanda per il bambino sarà “dove andrà a cercare la biglia Sally?”. Il bambino in grado di comprendere la falsa credenza di Sally indicherà la scatola) e il test della confezione ingannevole (al bambino viene fatta vedere una confezione di sartie e gli si chiede cosa contenga. Egli risponde di norma in modo corretto. Subito dopo il ricercatore gli fa vedere che la confezione conteneva una matita e non confetti. Dopo averla chiusa gli pone 3 domande: con la prima verifica che cosa contiene realmente la confezione; con la seconda verifica la sua falsa credenza iniziale (cosa pensavi ci fosse prima?) e l’ultima riguarda l’ipotetica risposta di un amico a cui si chieda cosa contiene la confezione).
Di solito i bambini di 4 anni superano le prove delle false credenze. Tuttavia la costruzione di una “teoria della mente” costituisce un processo continuo e non un evento repentino. Infatti diversi ricercatori hanno mostrato come anche i bambini di 3 anni riescano a superare le prove suddette se ad esempio partecipano attivamente alle situazioni.

Tratto da MENTIRE di Anna Bosetti
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