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La minaccia atomica e la NATO

Se la garanzia nucleare è troppo rischiosa per chi la promuove, perché gli USA continuano ad estenderla? 
Per rispondere a questo quesito, Joffe parte dal presupposto che le nazioni siano comunità politiche con norme ed aspirazioni morali ⇒ esse tendono a raggiungere il punto cosiddetto le juste mileiu = l’assetto in cui i loro valori possono diffondersi e prevalere. Per fare ciò, essi cercano non solo alleati, ma amici che condividano i loro valori. 
In questo modo, Joffe spiega la tendenza americana ad estendere un’alleanza apparentemente nociva = cercano paesi che condividono il loro ideale di democrazia e l’Europa occidentale rappresenta il più vasto gruppo di democrazie esistenti al mondo. 
In effetti, l’Europa Occidentale ha giocato un ruolo primario durante la Guerra Fredda: 
− la Prima Guerra Fredda (1947-1962) vide lo sforzo americano nel contenere l’avanzata sovietica in Europa e, in particolare, nel paese pivotale, la Germania; 
− la Seconda Guerra Fredda (1979-1986) non ebbe altri teatri se non ancora l’Europa, e in particolare il tentativo sovietico di avanzare oltre il Fiume Elba. 

Questo contesto così ricorrente non deve stupire: l’Unione Sovietica non è un’isola, ma una superpotenza nel continente europeo. 
La chiarezza dell’impegno e la certezza del controllo ha ridotto il pericolo di trovarsi intrappolati all’interno di alleanze, ed è anche il motivo per cui l’Europa, con 2 eccezioni (il blocco di Berlino nel 1948 e la costruzione del Muro di Berlino nel 1961), non è stata teatro di scontro diretto. 
La presenza di un largo numero di truppe americane e il posizionamento di migliaia di armi nucleari dimostrava con chiarezza l’impegno americano nell’Europa occidentale, riducendo praticamente a 0 il rischio di incomprensioni. Inoltre, questa presenza, così come l’integrazione della coalizione nordatlantica sotto il Commando Supremo Americano, garantì agli USA un certo grado di controllo sugli alleati, tale da alleviare il rischio di intrappolamento in conflitti minori che potevano però aumentare fino allo scontro diretto tra le 2 superpotenze. 
Se i “protettori” temono di più l’intrappolamento nel classico dilemma abbandono-intrappolamento, i “clienti”, in quanti dipendenti, hanno entrambi i timori. Gli europei, in quanto beneficiari di una garanzia nucleare unilaterale, durante la Guerra Fredda erano in effetti ossessionati da 2 incubi: 
− che il loro guardiano non usasse le armi nucleari a loro favore, lasciandoli scoperti al pericolo di un’aggressione; 
− che il loro guardiano usasse le armi nucleari, sacrificando i suoi pupilli sul campo di una guerra nucleare limitata. 

Tratto da TEORIA DELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI di Elisa Bertacin
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