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Il modo narrativo, il modo mimetico e il modo misto


Già Platone, nella Repubblica, aveva classificato i generi in tre modi: il modo narrativo (ditirambo), il modo mimetico (teatro) e un modo misto (epopea, romanzo moderno).
Il racconto mimetico al 100% è di per sé inattualizzabile perché richiede un’oggettività a cui il racconto non può arrivare. Il passaggio dal racconto mimetico al racconto narrativo avviene attraverso una graduale crescita della presenza del narratore che tiene le redini del racconto. La differenza sostanziale tra il racconto mimetico e quello narrativo sta nella riproduzione degli enunciati dei personaggi:
- la distanza tra racconto e storia è minima, con max grado di mimesi, quando il racconto inizia senza virgolette con un personaggio che parla in prima persona dalla prima all’ultima pagine seguendo i suoi pensieri: “E’ necessario che io vada in viaggio a Versailles…” un enunciato di questo tipo è definito discorso immediato (cfr anche flusso di coscienza che riproduce i pensieri di Molly Bloom).
- attraverso l’utilizzo del discorso diretto (il re disse alla regina: “E’ necessario che io vada in viaggio a Versailles”), la distanza è ancora minima ma risulta chiara, nell’introduzione dichiarativa, la presenza di un narratore, che riferisce il discorso appunto attraverso un discorso riferito.
- quando l’enunciato viene riferito con un discorso indiretto, la distanza tra racconto e storia aumenta e l’effetto mimetico si riduce. Questa tecnica si chiama del discorso trasposto e non garantisce nessuna garanzia di fedeltà alle parole del personaggio. Un’alternativa al discorso trasposto è quella del discorso indiretto libero (“Il re si rivolse alla regina: era proprio necessario che andasse in viaggio a Versailles”): ci si confonde tra discorso interiore e pronunciato e tra parole del personaggio e del narratore.
- la distanza diventa massima, con minimo grado di mimesi, quando il narratore si appropria completamente delle parole del personaggio riducendole ad un avvenimento indistinto dagli altri avvenimenti della storia (Il re decise di andare in viaggio a Versailles) utilizzando la tecnica del discorso narrativizzato.

Ovviamente, discorso mimetico e narrativo non si trovano quasi mai in forma pura ma sono sempre mescolati fra di loro, usando la modalità del mostrare e quella del narrare oltre che i vari tipi di discorso.

Tratto da IL TESTO NARRATIVO di Priscilla Cavalieri
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