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Scenari di migliori prospettive di sviluppo


Gli scenari sono caratterizzati dalle migliori prospettive di sviluppo, con la ragione esclusiva nella crescente importanza che il viaggio assume per il consumatore moderno, il potere di attrazione è ormai solo un orientamento per una scelta che si farebbe comunque. La tendenza internazionale vuole che i target di consumo si diversifichino decretando la nascita di servizi turistici sempre più personalizzati e complessi. La profonda crisi dei primi anni ’90 ha messo in luce la forte sensibilità dell’industria ad eventi di carattere contingente; nel ’94 si è assistito alla ripresa del comparto ricettivo isolano soprattutto nel settore alberghiero e nella componente di consumo estera; determinante in questa inversione la ripresa del contesto economico e del mercato turistico internazionale e il progressivo processo di riqualificazione dei servizi. I dati mostrano come la crescita dell’offerta, incentivata a livello istituzionale, non sempre è andata di pari passo con la crescita della domanda e con la distribuzione stagionale della stessa. Le leggi hanno inoltre incentivato le speculazioni immobiliari e la crescita delle seconde case, determinando un ulteriore abbassamento dell’indice di utilizzazione delle strutture e un forte impatto ambientale. Il continuo rafforzamento del comparto si è concentrato in maniera esclusiva sulle costa evidenziando un rigido orientamento del turismo isolano verso la specializzazione balneare.
L’analisi provinciale ha fatto emergere un considerevole processo di specializzazione di numerose aree prima considerate marginali, come il Golfo di Cagliari nel comparto alberghiero e la Costa Orientale per gli esercizi all’aria aperta; con una certa lentezza sta decollando il turismo anche ad Oristano la cui posizione è però ancora fortemente marginale. Le politiche del turismo di bassa stagione hanno avuti risultati importanti solo nel sud dell’isola poiché nel contesto generale nei mesi estivi c’è sempre il maggior affollamento. Una lieve ma costante contrazione si ha nei tassi di utilizzazione delle strutture nelle province di Oristano e Nuoro, un handicap strutturale dovuto all’isolamento; opposta la situazione ad Olbia, Alghero, Cagliari, Sassari e aree contigue per la vicinanza degli scali aeroportuali che danno la possibilità di promuovere un turismo parzialmente diverso da quello tipicamente balneare del periodo estivo. In Sardegna, quindi, bisogna capire come razionalizzare con un efficiente utilizzo delle proprie risorse il rapporto con il mercato della domanda, con sempre più intensi livelli di integrazione fra le attività di organizzazione e di promozione dei servizi facenti capo ad enti pubblici e operatori turistici.

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