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Cooperazione e autonomia morale tra i bambini di 7-8 anni


L’esperienza della cooperazione sviluppa gradualmente una morale. Ora il gioco non è più individuale, ma sociale, il rispetto delle regole è fondamentale, sono elaborate in comune o modificate con accordo reciproco. La regola perde il carattere monolitico, il bambino e penetra lo spirito anziché impossessarsi della lettera, si sveglia il senso di giustizia e lealtà dovute ai compagni di gioco (la regola non è più condizionata da imposizioni esterne, ma sul rispetto e fiducia dei giocatori). Es:
-    imbroglio: compare quando il gioco si socializza, è condannato perchè considerato slealtà verso compagni
-    delazione (spia): prima si denunciava perchè atto condannato dall’adulto, ora perchè atto di cattiva amicizia
-    suggerire: pareri diversi, è un caso di coscienza personale
-    bugia: prima era più riprovevole mentire a un adulto che a un bambino, ora l’inganno rende impossibile la fiducia reciproca

ad una morale eteronoma, giunta dall’esterno, si sostituisce una morale autonoma nata da cooperazione e fondata su rispetto reciproco e solidarietà: il sistema di precetti, valori imposti dall’adulto è ripensato e rivalutato alla luce dell’esperienza comune, il valore delle regole è capito e riconosciuto perchè messo alla prova del gruppo. L’autonomia consente la valorizzazione personale (indipendente da opinione e volontà altrui, essere coscienti del proprio valore, possibilità e limiti).

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