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Riforma del mercato del lavoro operata dal decentramento amministrativo

La normativa in materia di servizi per l'impiego è stata ampiamente modificata in seguito alla riforma del titolo V della Costituzione avvenuta nel 2001. 
Prima di essa, tuttavia, nel 1997 si era attuato un sistema decentrato, con l'attribuzione alle Regioni di un notevole numero di competenze, in sostituzione di un sistema centralizzato non più in grado di rispondere alle esigenze ed all'evoluzione del mercato del lavoro. 
Il decentramento amministrativo ha previsto la costituzione, a livello provinciale, di Centri per l'impiego, in sostituzione dei precedenti uffici del collocamento, ed ha soppresso la Commissione centrale per l'impiego, sostituendola con la Conferenza Stato-Regioni per i relativi compiti. 
Molte introduzioni a livello regionale attuate dal decentramento, inoltre, sono state col tempo dichiarate illegittime dalla Corte costituzionale, in quanto configgenti con l'autonomia delle Regioni, già riconosciuta in determinate materie prima della riforma costituzionale del 2001. 
Un'importante innovazione è stata costituita dal Servizio Informativo Lavoro (SIL), il quale ha posto in essere una rete di governo del mercato del lavoro, introducendo una sezione anagrafica nella quale iscrivere i lavoratori in cerca di occupazione, con le relative schede professionali, in modo tale da garantire tanto agli intermediari quanto alle aziende un database a loro disposizione.

Tratto da DIRITTO DEL LAVORO di Alessandra Infante
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