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Caratteristiche de La frustration of contract

La doctrine of frustration è la regola generale in base alla quale l'impossibilità sopravvenuta della prestazione comporta la risoluzione del contratto e scusa il debitore che non ha adempiuto. Si ottiene dall'estensione delle eccezioni alla regola “pacta sunt servanda”.

Illiceità

I casi di impossibilità sopravvenuta rilevanti vengono suddivisi dai giuristi inglesi in diverse categorie a seconda della causa della mancata esecuzione della prestazione.
causa di frustration è innanzitutto l'illiceità che dopo la conclusione del contract colpisca l'oggetto o la prestazione. E' il caso ad esempio in cui le parti prevedono una certa prestazione e poi un provvedimento legislativo dopo la conclusione del contract vieta quella prestazione. In questo caso abbiamo risoluzione del contratto.
Però perché vi possa essere frustration occorre che venga messa in discussione la funzionalità complessiva del contract, per cui se il provvedimento legislativo fa divenire illecita la prestazione accessoria o la prestazione principale, ma per breve tempo, il contratto non si risolve.
Per esempio, la chiusura della strada di accesso ad un magazzino ordinata dall'autorità amministrativa per ragioni di manutenzione per 20 mesi non fa venire meno la locazione del magazzino per 10 anni: la prestazione è sì diventata impossibile, ma per effetto dell'atto amministrativo e per un periodo di tempo limitato rispetto alla durata globale del contract. Quindi non incide sulla funzionalità complessiva del contract.

Distruzione del bene

Altra causa di frustration è la distruzione del bene oggetto della prestazione. E' il case Taylor v. Caldwell, dove l'oggetto della prestazione (il bene locato) andò distrutto.
Non occorre il perimento completo della cosa, basta un danneggiamento così grave da far mutare al bene l'originaria destinazione impressa con il contract. Così nel caso della merce trasportata su una nave che poi affonda, se la nave viene recuperata e la merce risulti avariata, sebbene esista ancora.

Distruzione del mezzo

E' anche causa di frustration la distruzione della disponibilità oggettiva del mezzo necessario per eseguire la prestazione. Il case in proposito è Nickoll & Knight v. Ashton & Edridge (1901): le parti concludono un contratto di vendita avente ad oggetto dei semi di cotone che avrebbero dovuto essere trasportati a mezzo di una nave. La nave si arena, ed il contratto si risolve.
Occorre però, perché la regola entri in gioco, che il mezzo venuto a mancare sia l'unico previsto dal contract per l'adempimento. Se le parti hanno previsto la possibilità di utilizzare un metodo alternativo, il debitore non è liberato ma dovrà utilizzare l'altro mezzo.

Impossibilità di eseguire

Se si tratta di contract in cui rileva la persona del debitore, l'impossibilità di eseguire personalmente la prestazione a causa della morte del debitore oppure di una sua malattia comporta frustration. E' il caso del cantante che per una malattia non può tenere un concerto.

Mancato avveramento della condizione

Altra causa di frustration è il mancato avveramento della presupposto di base che le parti non hanno inserito a fondamento del contract né implicitamente né esplicitamente, ma che emerge come tale in base ad una valutazione obiettiva condotta sulla base della buona fede e della ragionevolezza.
Case Krell v. Henry (1903): Edoardo VII deve essere incoronato, e per l'occasione si programmano due giorni di festeggiamenti. Krell loca da Henry una stanza con finestra che dava sulla strada lungo la quale sarebbe passato il corteo regale. Lo scopo della locazione era evidente, entrambe le parti ne erano a conoscenza, ma nel contract non vi erano indicazioni in ordine a questo profilo. Il conduttore si impegnò a versare una parte del prezzo subito, ed il saldo dopo la sfilata. Il re si ammalò e la sfilata venne rinviata. Il contract perde ogni finalità, ma il locatore pretende lo stesso la parte rimanente del canone, ed agisce in giudizio. La corte respinge le pretese di Henry, poiché la presunzione era il fondamento del contract, ed il mancato avvenimento portava alla risoluzione del contract. Per via dell'oggetto della locazione e della sua tempistica, una valutazione in termini di criteri oggettivi di buona fede e ragionevolezza portava ad individuare quale presupposto del contratto la sfilata, il venir meno di quel presupposto travolge il contract.
La frustration opera se il presupposto è comune ad entrambe le parti, e se condition sine qua non per la qualità del rapporto. Case Herne Bay Steam Boat v. Hutton (1903): un tizio locò una nave per assistere ad una parata militare e farsi una crociera. La parata militare fu rinviata, Tizio tenta di far saltare il contratto per questo motivo. La corte respinse la pretesa: venuta meno la possibilità di veder la parata, c'era pur sempre quella di farsi la crociera. Quindi, non essendo la causa imprevista ed imprevedibile successiva una causa di affezione dell'intera validità del contract, questo rimase in piede. Ne emerge che la frustration opera innanzitutto se la circostanza sopravvenuta è grave a tal punto da alterare sostanzialmente il rapporto contrattuale nella sua completezza, trasformandolo in qualcosa di diverso dal punto di vista funzionale rispetto a ciò che esso era in origine, quindi a renderlo inidoneo a soddisfare la comune aspettativa delle parti.

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