Skip to content

I caratteri comuni nella antica Grecia

Il primo e più importante fattore di unità del mondo greco era sicuramente la lingua comune, sebbene parlata in tre diversi dialetti (ionico, dorico, eolo); subito dopo la religione (che merita un trattamento particolareggiato); terza ma non meno importante, la comunanza culturale. Nonostante le profonde differenze regionali, come quelle che ad esempio opponevano la dorica Sparta alla ionica Atene, certe usanze erano condivise da tutti i greci, in madrepatria come nelle colonie più lontane. I racconti omerici e i miti sulle origini, erano parte di questa cultura comune, come lo erano i giochi panellenici o la grande fiducia nei pronunciamenti dell’oracolo di Delfi. 
Anche da un punto di vista economico i greci potevano scoprire molti fattori di unità. Sebbene infatti esistessero polis più ricche ed avanzate e polis ancora povere ed agricole, i greci erano comunque sempre grandi commercianti e soprattutto navigatori. Comune era l’interesse a mantenere aperto il Mediterraneo ai loro traffici e comune era la contrapposizione ai fenici e ai cartaginesi, gli altri grandi navigatori del tempo. Più complesso il frangente della politica: le anfizionìe (leghe sacre) erano alleanze di più póleis, solitamente limitrofe, che si riunivano intorno a un santuario molto venerato; dapprima le anfizionìe si occupavano solo di finanziare il santuario e di organizzare le feste religiose, ma successivamente cominciarono a dirimere le questioni sorte fra le póleis e, trasformandosi in federazioni di contenuto sempre più politico - potevano decidere anche una "guerra sacra" contro qualche città della lega che non avesse rispettato i patti. Spesso esse divennero il mezzo con il quale la polis più forte esercitava una sorta di egemonia sulle altre più deboli, tuttavia è anche vero che esse di dimostrarono strumenti di unità in diverse occasioni. 

Tratto da STORIA DELLA GRECIA ANTICA di Lorenzo Possamai
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.