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Western minori e specialisti dello spaghetti western


Nel periodo ci sono specialisti del genere che realizzano 3-4 film l’anno
Giraldi--> episodi di Ringo modellati su Iliade o Odissea, ottiene anche un certo successo la saga dei fratelli McGregor; lo stile è tipicamente americano.
Petroni--> Da uomo a uomo film incentrato sull’amicizia virile un po’ malinconico
Colizzi--> primo regista a lavorare con la fortunata coppia Bud Spencer Terence hill

Nei western minori si assiste ad un’emulazione kitsch come costante nei western minori
Il cinema italiano degli anni Sessanta eredita dal neorealismo un’attenzione particolare per la storia e la realtà. In quegli anni si assiste al manifestarsi del disagio dei giovani che non riescono ad accettare né il modello di società del boom economico né la società capitalistica in generale.
Il western all’italiana si conforma come terzomondista, denuncia qualsiasi forma di imperialismo e colonialismo.
L’indio diventa il simbolo di tutti i popoli del sud e la resistenza allo yankee coincide con le scelte culturali della sinistra più radicale, Che guevara si sostituisce a John Waine.

Quien sabe? Damiano Damiani 1966-->E’ un film sulla rivoluzione messicana camuffato da western. Volontè rappresenta El chuncho è uno dei personaggi più felici del western all’italiana, usa la mitragliatrice ed è il simbolo della rivolta, rappresenta l’odio di classe
Requiescant di Lizzani 1966--> analizza la questione della cultura italiana negli anni sessanta utilizzando Pasolini come attore che rappresenta Don Juan un prete messicana che si arrende di fronte all’evidenza della necessità della violenza per proteggere i più deboli.

Tratto da IL CINEMA ITALIANO TRA GLI ANNI '60 E '70 di Asia Marta Muci
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