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Pestalozzi apostolo dell’educazione popolare

Pedagogia e problemi sociali → la concezione politica di Pestalozzi sviluppa due motivi romantici: la critica ai regimi antiliberali e la strategia sociale dell’educazione popolare, l’educazione e la politica sono sempre connessi. Egli sostiene che la Rivoluzione francese  è una riforma morale  capace di accelerare l’umanizzazione delle condizioni di lavoro dando maggior spazio all’azione educativa.
L’educazione ha una triplice funzione :
Emancipazione dei poveri
Perfezionamento morale dell’individuo
Fondamento della giustizia sociale.
Egli affida alla famiglia e allo Stato la missione educativa.
Come Rousseau anche Pestalozzi considera l’educazione come autonomo sviluppo dell’uomo e la pedagogia è lo studio delle condizioni che garantiscono questo sviluppo.
Pestalozzi si confronta con i concreti problemi educativi posti da alunni reali con i loro  pregi e i loro difetti per fornire i fondamenti dell’istruzione e dell’educazione ai fanciulli.
Il risultato finale della sua riflessione pedagogica è che l’educazione deve essere naturale quindi fondata sulla conoscenza  delle leggi della natura spirituale dell’uomo e sull’offerta di condizioni adatte al suo sviluppo.
L’educazione può essere realizzata solo attraverso il riconoscimento delle sfere di vita interiori ed esteriori:
La sfera interiore -> è rappresentata da Dio e in cui vi è l’educazione come formazione armonica e perfezionamento integrale della personalità nelle tre dimensioni del: Cuore - Mente - Mano
Il perfezionamento è possibile solo nelle sfere esteriori dei rapporti famigliari,  del lavoro, dello Stato e della nazione.

Tratto da CULTURA PEDAGOGICA - LA STORIA di Selma Aslaoui
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