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I livelli funzionali nella lettura strutturale del Lausanne Trilogue Play


LTP si basa sull’osservazione di un compito strutturato che la famiglia deve svolgere in base a una consegna che indica come obiettivo quello di arrivare a giocare tutti e tre insieme. Un altro elemento osservato e valutato è rappresentato dalle transizioni (modalità con cui i componenti della famiglia effettuano il passaggio da una fase di gioco all’altra). Il gioco è suddiviso in 4 parti:
- nella prima un genitore è attivo nel gioco con il figlio e l’altro è l’osservatore partecipante (2+1)
- nella seconda i genitori si scambiano il ruolo (2+1)
- nella terza i tre partecipanti sono tutti attivi nel gioco (3 insieme)
- nella quarta il figlio è l’osservatore partecipante e i genitori parlano tra loro (2+1)
La scelta dei livelli funzionali è adatta anche per l’osservazione di interazioni non verbali visto che la comunicazione con un bambino nella prima infanzia non può avvalersi del linguaggio. I livelli funzionali della lettura strutturale sono: partecipazione,organizzazione, attenzione focale, contatto affettivo.
Osservare gli indicatori comportamentale del livello funzionale definito partecipazione come base di partenza nell’interazione della famiglia durante il compito strutturato è coerente con il costrutto dell’attaccamento/ affiliazione. Un altro concetto implicito nel livello funzionale della partecipazione è quello dell’accesso libero e aperto di ciascun familiare a entrare in relazione con gli altri componenti della famiglia. Anche gli indicatori scelti per il livello dell’organizzazione sono coerenti con il costrutto teorico dell’attaccamento/ affiliazione: i ruoli che devono essere rispettati nel gioco sono quelli necessari nel rapporto complementare fra adulto e bambino e fra partner, sia per coordinarsi sia per impegnarsi ad affrontare una situazione nuova. Per definire la comunicazione Wynne parte dal presupposto che “per una comunicazione soddisfacente i partecipanti devono stabilire una realtà sociale condivisa, un qui ed ora comune all’interno del quale avviene uno scambio di messaggi…fiduciosi di trovarsi nella stessa situazione”. In generale si afferma che la famiglia e i suoi surrogati forniscono il contesto per apprendere a comunicare e per acquisire altre abilità relazionali che vengono impiegate in contesti esterni all’ambito familiare. Se non si stabilisce un rapporto di attaccamento/affiliazione non è possibile condividere la stessa prospettiva cognitiva e affettiva. L’osservazione delle interazione comportamentali espresse dalla famiglia nelle transizioni durante il gioco triadico sono un indicatore indiretto coerente con il costrutto teorico della mutualità che caratterizza un certo gruppo familiare: nelle transizioni ci sono la consapevolezza interazionale, la capacità di tener conto delle regole dettate nella consegna e la disponibilità reale a cambiare. L’osservazione nell’interazione a tre del livello funzionale definito contatto affettivo è particolarmente adatta a individuare la modalità con cui la percezione soggettiva di intimità nel gruppo favorisca un clima affettivo generale caratterizzato da positività, empatia, piacere e soddisfazione. In conclusione, è possibile scegliere nei metodi di osservazione e valutazione dei criteri coerenti con il dominio teorico che ci interessa studiare.

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