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Gerarchia tra i mezzi ermeneutici. Preminenza del dato letterale


Ai fini dell’interpretazione, il giurista si serve di diversi strumenti (elemento letterale, logico, ecc…).
Se la lettera della legge è ambigua, l’interprete deve servirsi di altri elementi interpretativi. Se non vi sono vincoli normativi, l’interprete può servirsi di qualsiasi elemento a sua discrezione.
Tuttavia, se vi sono vincoli normativi, si affermano le dottrine dell’interpretazione ovvero dottrine che indicano dei criteri da seguire nell’interpretazione della legge.
Esse variano tra due poli: il formalismo e la fedeltà alla lettera della legge da un lato e quello dell’interpretazione sostanzialistica (più sensibile alla ratio) dall’altro.
In diritto tributario vi è la prevalenza dell’indirizzo formalistico giustificato con il richiamo alla certezza del diritto.

Tratto da DIRITTO TRIBUTARIO di Alessandro Remigio
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