Skip to content

Revisione dei conti: normativa riguardante le piccole-medie imprese

art. 2440 – 2443
Le imprese che hanno realizzato almeno due dei seguenti indicatori
- tot attivo = 3 600 000
- tot ricavi = 7 200 000
- nr° persone = 50
possono redigere il bilancio in forma abbreviata.
La revisione si basa invece su caratteristiche qualitative:
- concentrazione della proprietà e della direzione in una o in poche mani.
- Il proprietario di solito assume la funzione di dirigente, si occupa della gestione quotidiana e solitamente è il fondatore dell’impresa. Si occupa di produzione e vendita. Nella prima fase di vita dell’impresa si occupa di amministrazione, che dopo viene delegata a persone di fiducia. La delega nelle piccole medie imprese è come un’abdicazione.
- Nella piccola media impresa c’è comunque controllo, soprattutto perché c’è la presenza del direttore. Il controllo non è formalizzato. I controlli interni sono sostanziali e non formali.
- Sono limitate le fonti dei ricavi, nel senso che c’è solo una tipologia di prodotti e da quella se generano i ricavi.
- Non ci sono sistemi contabili sofisticati. Spesso la contabilità viene esternalizzata. Il rischio nella piccola media impresa è la contabilità nera.
- Ci sono poche persone e ognuno è autonomo e responsabile della sua area. Quando una persona lascia l’impresa, essa rischia di bloccarsi.
- Un altro problema è dato dal passaggio generazionale, perché non c’è la figura morale e il carisma del proprietario, le nuove persone devono formarsi.
- Per la revisione ci si mette meno tempo, ma ci sono più rischi, su ciò che dovrebbe esserci.

Tratto da REVISIONE AZIENDALE di Valentina Minerva
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.