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I soggetti di indagine della linguistica applicata: la lingua come fatto comunicativo


Il modificarsi e l’allargarsi dell’ambito d’indagine hanno contribuito ad evidenziare una linea di continuità nell’attenzione volta al fatto linguistico come fatto comunicativo. La parola e il discorso sono posti come oggetto d’indagine e analizzati nella rete di rapporti instaurati nell’ambito del sistema linguistico e del contesto socio-culturale. Gli aspetti della comunicazione umana, i rapporti che si determinano tra gli individui nell’ambito di comunità linguisticamente omogenee o differenziate sono tematiche di rilevanza per lo studente e lo studioso.

Negli studi di Ferguson gli ambiti di operare della linguistica applicata americana potevano essere applicati in alcune aree quali la revisione e la creazione di sistemi di scrittura, l’impegno in un’opera di alfabetizzazione, il lavoro di traduzione, l’impegno nell’insegnamento linguistico e nella politica linguistica.

Nella visione di Malmberg, i problemi in cui la linguistica applicata dovrebbe dare una soluzione sono l’insegnamento delle lingue, la rieducazioni dei bambini linguisticamente ritardati. Per Spillner, gli ambiti caratterizzanti sono i problemi di comunicazione, sia a livello istituzionale, che privato, i disturbi e la terapia del linguaggio, la traduzione, i linguaggi dei nuovi media, ecc.

Differenze si riscontrano inoltre nelle varie scuole formatesi nei diversi paesi. Uno dei motivi di tale tendenza a riconsiderare lo statuto della disciplina può essere trovato nei mutamenti determinatesi nella società, nel plurilinguismo e multiculturalismo che caratterizzano oggi le nazioni europee. I campi d’indagine sono dunque mutati col mutare dei problemi.

Tratto da INTRODUZIONE ALLA LINGUISTICA APPLICATA di Domenico Valenza
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