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Rilevazione della frequenza cardiaca


Le cellule specializzate del nodo seno-atriale fanno partire un impulso elettrico da 60 a 100 volte al minuto; la corrente si ditribuisce in tutto il cuore provocando la sua contrazione, detta sistole, che dura un terzo del ciclo cardiaco e permette la distribuzione del sangue sia nella circolazione polonare che sistemica. La fase di riposo, quando i ventricoli si riempioni di sangue, è detta diastole e dura circa due terzi del ciclo cardiaco. Il cuore normalmente batte 70 volte al minuto e immette in circolo in tutto il corpo 5 litri di sangue al minuto. Il polso si apprezza sulle arterie più superficiali e le sedi più comuni sono la radiale negli adulti (polso) e l'apicale nei bambini (apice del cuore, non rilevabile con le mani ma solo con lo stetoscopio). Altre sedi di rilevazione sono: l'arteria temporale (tra l'occhio e l'attaccatura dei capelli), l'arteria carotide (a lato del collo, è centrale pertanto le pulsazioni sono sempre rilevabili anche quando non si apprezza il polso periferico: emergenze), polso brachiale (si individua stringendo la mano del pz e raggiungendo l'incavo tra il muscolo bicipite e tricipte, sopra il gomito: è la posizione dello stetoscopio quando si rileva la pressione), l'arteria femorale (inguinale), l'arteria poplitea (è la continuazione della femorale e si trova nell'incavo del ginocchio), l'arteria pedidea dorsale (sul dorso del piede in corrispondenza del 2° dito), polso tibiale posteriore (dietro al malleolo, l'osso interno della caviglia). Questi ultimi 5 polsi, insieme a quello radiale, devono essere registrati in cartella prima dell'intervento chirurgico.
Per rilevare il polso radiale il paziente può essere in posizione supina oppure seduto con il gomito appoggiato e piegato di 90°, il palmo è rivolto verso il basso. Osservando l'orologio si comincia a contare da zero ed è sempre meglio contare le pulsazioni per un intero minuto.
Le caratteristiche del polso sono: frequenza, ritmo e profondità.
Per l'adulto i valori normali vanno da 60 a 100 battiti al minuto, è più veloce nelle donne e nei bambini (diminuisce con l'età ed aumenta con la vecchiaia). Tra 80 e 100 si definisce polso frequente; ˂ 60 BRADICARDIA (fisiologica negli atleti ben allenati perchè hanno il muscolo cardiaco molto sviluppato); ˃ 100 TACHICARDIA (es. esercizio, febbre, pianto, fumatore). Inoltre il cuore può andare in fibrillazione atriale (il ventricolo compensa e il soggetto vive con medicinali) oppure in fibrillazione ventricolare (il soggetto decede se non si interviene precocemente con un defibrillatore, 250-300 J).
Nei bambini fino ad 1 anno di età i valori normali vano da 80 a 180 (120-130 media); poi sempre meno fino a normalizzarsi.
Si parla di ritmo regolare quando le pause tra un battito e l'altro sono regolari; possono verificarsi irregolarità come ad es. l'aritmia sinusale (che varia con il respiro e aumenta al culmine dell'inspirazione e diminuisce con l'espirazione, comune nei bambini e nei giovani) o un battito prematuro (aritmie). L'ellettrocardiogramma stabilisce la frequenza e il ritmo ed è la registrazione su cartaceo dell'attività cardiaca. Per profondità si intende la qualità del polso che può essere pieno (di norma) oppure flebile (se si sente poco). Per es. se la pressione è bassa, i battiti aumentano ma il polso è flebile. Crisi lipotimica = svenimento.

Tratto da SCIENZE INFERMIERISTICHE di Lucrezia Modesto
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