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Primo item dell'esame neurologico del neonato: gli stati comportamentali e il loro controllo


E’ importante annotare e tenere costantemente sotto controllo lo stato comportamentale: essi rappresentano la prima valutazione da eseguire in quanto tutti gli item successivi hanno espressioni diverse a seconda dello stato comportamentale in cui il bambino si trova.
Sono disponibili due classificazioni degli stati comportamentali: quella di Precht e Beintema del 1964 e quella di Brazelton del 1973.
La maggior parte delle valutazioni esige la presenza di uno stato di veglia (stati 3-4) per il cui mantenimento sono utili alcuni accorgimenti che riguardano:
- la distanza dal pasto (1ora e mezza/2): evitare che il bambino sia agitato per la fame o abbia sonnolenza post-prandiale;
- la temperatura dell’ambiente (25° C circa): evitare che la sensazione di freddo scateni il pianto o incrementi il tono muscolare;
- l’illuminazione dell’ambiente (buona e diffusa): evitare la presenza di forti sorgenti luminose situate asimmetricamente che potrebbero attrarre l’attenzione del neonato;
- l’ordine degli item da valutare: meglio somministrare per primi gli item meno disturbanti e stressanti e per ultimi quelli più fastidiosi: il contrario può essere fatto per portare il neonato da uno stato di sonno (1-2) ad uno stato di veglia (3-4).
E’ possibile usare delle manovre di risveglio in caso di sonno o sonnolenza, che devono essere dolci e costituite da stimoli vocali, o delle manovre calmanti nel caso di persistenza nello stato 5 (pianto), che hanno una loro gradualità: dialogo verbale, prenderlo in braccio, cullarlo, prenderlo in braccio inclinato in avanti di circa 30° e imprimendo lente oscillazioni ritmiche e parlargli dolcemente in maniera scandita e camminare.
La capacità di controllo degli stati comportamentali si valuta alla fine dell’esame neurologico tenendo conto della facilità/difficoltà manifestate dal neonato a mantenere spontaneamente gli stati 3/4, quindi della necessità sporadica/continua dell’intervento dell’operatore e infine dell’impossibilità a mantenere uno stato ottimale (3/4) per l’esame, nonostante l’intervento dell’esaminatore.
Il controllo degli stati viene definito:
- ottimo: quando una volta svegliato il neonato mantiene spontaneamente uno stato di veglia 3/4 per tutta la durata dell’esame;
- buono: quando ha meno di 5 piccoli periodi di agitazione e/o pianto che comunque supera autonomamente;
- discreto: quando ha meno di 5 piccoli periodi di agitazione e/o pianto che supera in parte o in toto solo con l’intervento dell’esaminatore;
- insufficiente: quando ha più di 5 piccoli periodi di agitazione e/o pianto che supera in parte o in toto solo con l’intervento dell’esaminatore;
- cattivo: quando ha più di 5 piccoli periodo di agitazione e/o pianto che in parte o in toto non riesce a superare nemmeno con l’aiuto dell’esaminatore e comportano la sospensione dell’esame.

Tratto da NEUROPSICHIATRIA INFANTILE di Anna Battista
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