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Educare attraverso i doni

Contro Rousseau => secondo R. il bambino non deve avere materiale artificiale a differenza di F. secondo cui i doni sono i simboli dell’universo, vengono stabiliti dei precisi criteri per presentarli al bambino seguendo una gradualità e collegamento tra gli opposti, sono fatti in modo tale che il bambino possa confrontali tra di loro. Educare attraverso i doni: la manipolazione dei “doni” permette al bambino di intuire  le grandezze, il concetto di numero, di peso.
I dono = 6 palle con i colori dell’arcobaleno, la palla rappresenta il movimento e la forma della terra. Dal concreto all’astratto.
II dono = un cubo che rappresenta la stabilità, una sfera, più pesante della palla a confronto con la palla più leggera, un cilindro che rappresenta la conciliazione tra sfera e cubo e rappresenta la varietà.
III dono = un cubo grande contenente all’interno 8 cubi con cui il bambino deve sviluppare una forma costruttiva.
IV dono = un cubo diviso in 8 mattoncini
V dono = 21 cubi e 18 prismi
VI dono=  diverse forme geometriche.
La presentazione di ciascun dono al bambino avviene con il seguente ordine:
1) Osservazioni sulla proprietà del "dono", manipolato dal bambino, per considerarlo nella sua unità e divisibilità, movimento e stabilità;
2)  Paragonato coi doni precedenti; creazione e costruzione .
Importanza del “giardino” suddiviso in due parti: autonomia e collaborazione. Esercizi vocali (canto e conversazione)
Kindergarten => è un ambiente adatto allo sviluppo infantile.
Influenza di Rousseau = la natura infantile. Ma a differenza di R , F è l’iniziatore di una pedagogia che predispone materiale didattico per favorire l’apprendimento.
La maestra giardiniera : i giardini vengono proibiti in Prussia nel 1848 perché sono visti come luogo che possono portare alla ribellione dei bambini. Si diffonde invece  in Italia con le donne emancipate a Venezia nel 1869 da Dolfo Pik. Il ministro Coppillo istituisce i giardini frobeliani  nelle scuole normali femminili per il tirocinio delle future maestre. Ma ci fu il problema della formazione delle maestre e problemi economici.
Il GIARDINO = terreno coltivato sia individualmente che collettivamente dai bambini che si dovevano immedesimare con le piante.

Tratto da STORIA DELLE TEORIE DELL'INFANZIA di Selma Aslaoui
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