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Oltre l’immagine di Sé: il Sé oggettivo


Il significato del Sé non può però avere un solo connotato cognitivo-denotativo. Esiste anche un Sé oggettivo, inteso come insieme di processi e dinamiche specifiche, diverse dal semplice riflesso dell’attività cognitiva dell’Io e dal rispecchiamento interiorizzato delle attribuzioni degli altri. Il Sè oggettivo indica un contenuto affettivo ed emotivo (connotativo) che ha un’importanza maggiore di quello cognitivo.
Per comprendere il contenuto emotivo del Sè dobbiamo considerare che il Sè comincia a formarsi nel bambino quando questo è ancora incapace di elaborare attraverso il suo Io cognitivo, ancora troppo debole e poco sviluppato. In questa fase il bambino è in totale dipendenza dagli altri e le immagini di Sè che gli vengono trasmesse da chi gli sta intorno vengono interiorizzate e diventano il nucleo su cui si baserà la costruzione di identità ed autonomia. Ma oltre ad interiorizzare queste immagini trasmesse dagli altri, il bambino interiorizza anche la relazione affettiva indissolubilmente connessa alla trasmissione di tali immagini. Il bambino incorpora le immagini ma anche la componente affettiva e la qualità del tipo di affetto legato all’immagine. I contenuti cognitivi e quelli affettivi sono legati.
Freud ha messo in evidenza i processi primari da cui ha origine la componente connotativa (affettiva) del Sé, da lui indicati come processi di incorporazione.
Possiamo dire che mentre la parte denotativa-cognitiva del Sè si forma attraverso apprendimenti o interiorizzazioni, la componente connotativa si realizza attraverso meccanismi di identificazione.
Identificandosi con la madre, il bambino porterà dentro di sé non solo i tratti che cercherà di imitare ma anche il tono del rapporto affettivo che sperimenta, costruendo un tutt’uno.
Riassumendo:
Parlando del Sé dobbiamo ammettere che esso è composto da due componenti:
• una componente cognitiva con carattere denotativo che indichiamo con il termine “immagine di Sé”, frutto della storia personale, deriva dall’interiorizzazione di immagini di noi che provengono dagli altri e che questi altri mutuano dal contesto culturale e sociale;
• una componente affettiva e connotativa, che si forma antecedentemente alla componente cognitiva, che si forma attraverso processi di identificazione e immedesimazione. Funziona secondo una logica di attaccamento e di proiezione emotiva, che prevarica la componente logica in situazioni di minaccia o confusione che non permettono alla persona di funzionare secondo l’immagine di Sé progettuale. Il Sè affettivo è anche un Sè relazionale e determina i legami interiori con noi stessi, che ci permettono di accettarci e di avere un livello di autostima soddisfacente a partire dal quale possiamo costruire una relazione con gli altri basata sullo scambio delle immagini di Sé.

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