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Still Face Paradigm


E' una procedura strutturata di osservazione dell'interazione bambino-caregiver durante i primi 6 mesi di vita del bambino, ideata come situazione sperimentale di ricerca clinica per lo studio della depressione materna. La procedura prevede la videoregistrazione, per alcuni minuti, della madre con il proprio bambino, posizionato in un infant-seat, mentre la madre esegue la consegna di rimanere con il volto immobile ed inespressivo. La diade viene poi osservata insieme con l'utilizzo di tecniche di ripresa che dividono lo schermo a metà, permettendo quindi di poter vedere contemporaneamente le espressioni facciali e i movimenti corporei sia della madre che del bambino nel corso dell'interazione.
I ricercatori hanno potuto osservare, attraverso un'analisi microanalitica dei filmati, le strategie difensive attuate dal bambino in risposta a questa situazione sperimentale di stress, rappresentata dall'incomunicabilità espressiva del caregiver: all'inizio, il bambino cerca di comunicare con la madre in ogni modo, accentuando il sorriso, le vocalizzazioni e gli sguardi diretti al suo volto; in seguito, non riuscendo ad ottenere alcuna risposta, il bambino mette in atto dei comportamenti di regolazione autodiretti per modificare da solo il proprio stato emotivo di disagio. Così il bambino evita il contatto visivo con il caregiver, rivolgendo lo sguardo altrove; può ricercare il contatto con parti del proprio corpo (dito in bocca), manipolare i propri vestiti o toccare parti dell'infant-seat con un significato autoconsolatorio e di ricerca di altre fonti di stimolazione.
Tale paradigma è stato applicato a coppie di madri depresse e ai loro bambini: confrontando i comportamenti interattivi dei bambini nelle coppie di madri depresse e non depresse, sono emerse differenze statisticamente significative che hanno dimostrato come di fronte allo stress proposto dalla procedura osservativa, i bambini di madri non depresse adottavano, in misura maggiore, strategie comportamentali dirette a ristabilire una normale interazione con il caregiver. Diversamente da loro, i bambini delle coppie di madri realmente depresse manifestavano una bassa reattività allo stress presentato con una minore frequenza di segnali di protesta e di ricerca di stabilire il contatto interpersonale (frequenti episodi di evitamento dello sguardo), suggerendo come nella loro esperienza con il caregiver essi avessero attivamente adottato delle strategie emotive di adattamento passivo che rispecchiavano lo stile interattivo della madre depressa.

Tratto da MANUALE DI PSICOPATOLOGIA DELL’INFANZIA di Salvatore D'angelo
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