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Un autore a sè: Beppe Fenoglio

Giuseppe Fenoglio nasce nel 1922 ad Alba. Nel 1944, decide di unirsi alle prime formazioni partigiane, dapprima nelle file dei rossi, poi in quelle dei badogliani, manifestando la sua ideologia liberal-conservatrice. Già durante la guerra, Fenoglio prende appunti sulle imprese compiute. A partire dal 1946, scrive testi che riguardano le imprese belliche, e nel 1952 pubblica la raccolta di racconti I ventitrè giorni della città di Alba nella collana Gettoni di Einaudi, diretta da Vittorini.
Dopo i buoni riscontri, Fenoglio si dedica a un romanzo breve di ambientazione langarola: La malora, uscito nel 1954, sarà però criticato da Vittorini, cosa che pregiudicherà con lui i rapporti futuri. Pur rimanendo appartato, Fenoglio è apprezzato in ambienti culturali come quello fiorentino, e sceglie di dedicarsi a un "libro grosso" sul periodo 1943-45, che da sempre sogna di realizzare.

Nel 1959 pubblicherà Primavera di bellezza, storia del partigiano Johnny. Tale romanzo doveva prevedere anche una seconda parte, il racconto della Resistenza di Johnny, prima come partigiano delle milizie rosse, poi azzurre. Tale testo, Il partigiano Johnny è pubblicato solo nel 1968 in un'edizione poco affidabile. Dopo Primavera di Bellezza, Fenoglio accantona il progetto del libro grosso e lavora su un nuovo eroe partigiano, Milton, uomo più spietato e e alla ricerca di vendetta.
Il romanzo non viene però portato a compimento e la nuova opera, di cui è ancora protagonista un Milton più simile all'autore, tratta dell'amore per Fulvia, ragazza delle Langhe partita per la guerra. L'opera, edita col titolo redazionale Una questione privata, uscirà dopo la morte, nel 1963.

La dimensione della narrativa breve è molto cara a Fenoglio che si dedicherà alla stesura di racconti basati su episodi della lotta partigiana, fra i quali spicca quello che darà poi il titolo alla prima raccolta fenogliana, I ventitre giorni della città di Alba. A parte alcuni testi di tipo fantastico, riuniti in volume solo di recente, Fenoglio scrive racconti ambientati nelle Langhe. Nel complesso, i racconti langaroli manifestano l'attaccamento alla terra e la continua ricerca delle radici.

Mentre i racconti dei ventitrè giorni e il romanzo breve La malora risentono dei modi secchi e incisivi di certo Neorealismo post-bellico, la successiva redazione di Una questione privata sembra ormai lontana dal Neorealismo e mostra piuttosto uno stile più disteso e un ritmo quasi epico.

L'opera di Fenoglio ha sollevato vivaci dibattiti fra i critici, non solo per le questione filologiche, ma anche sul piano interpretativo. Interessante è il confronto fra quanti vedono in lui un esempio di epicità e grande stile, e quanti invece, pur non negando la componente epica della sua scrittura, la ricollegano tuttavia al realismo e alle vicende politiche e morali della guerra e del dopoguerra.

Tratto da LETTERATURA ITALIANA MODERNA E CONTEMPORANEA di Domenico Valenza
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