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Henri Rousseau


Artista incolto, ingenuo, autodidatta. Le sue figurazioni sono spesso dedotte dalla imagerie popolaresca e vengono spesso utilizzate come argomenti polemici contro la mistificazione del simbolismo. Rousseau è il precedente diretto della crisi culturale.
- La guerre: allegoria apocalittica composta secondo il processo descrittivo delle stampe popolari:
dal grande cavallo nero che attraversa tutto il campo scende la Discordia sulla campagna piena di morti, ed ha in mano la spada e la falce incendiaria. Tutto dev’essere minutamente descritto.  Tutto è simbolo, ma nulla è simbolico --> per Rousseau il simbolo non astrae.
Simbolismo: corrente contrapposta al realismo, discende attraverso Chasseriau, Moreau, Ingres --> ricercano un bello che si rivela solo alle anime belle degli artisti. Si ricollegano alla poetica del sublime, alla trasfigurazione dei paesaggi di Turner; affermano l’unità e l’eternità dello spirito, ricercano una continua aspirazione alla trascendenza (che esclude la trasformazione dei procedimenti dell’arte). L’ispirazione artistica emana dalla vita --> continuo moto spirituale che permette di cogliere una misteriosa trasmutazione. ARTE D’ELITE

Tratto da L'ARTE MODERNA di Silvia Lozza
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