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Le politiche di assistenza sociale


Assistenza --> interventi generici di soccorso rivolti ad individui bisognosi che temporaneamente o permanentemente sono incapaci di risolvere in modo autonomo la loro situazione di indigenza. Quello che caratterizza questi interventi è la volontarietà dell’atto.

Assistenza sociale --> si diversifica dall’assistenza generica perché ha una strutturazione normativa degli interventi.
È un diritto del cittadino che si trova in stato di bisogno ad essere aiutato, ed è data dall’insieme degli interventi rivolti a contrastare, e potenzialmente a superare, le situazioni di indigenza attraverso servizi sociali e prestazioni monetarie (finanziate tramite la fiscalità generale).
La fruizione è potenzialmente aperta a tutti, ma si attua un accertamento del bisogno individuale manifesto e dell’impossibilità della persona di farvi fronte con mezzi propri. Tale accertamento è attuato tramite la prova dei mezzi che consiste nella verifica che la condizione economica dell’individuo sia inferiore ad una soglia stabilita per legge.
L’assistenza sociale è una forma di intervento selettiva e residuale, perché è garantita solo agli individui in stato di comprovato bisogno ed in modo residuale rispetto alla capacità di auto – aiuto dell’individuo stesso e, a volte, dell’intero nucleo familiare.
I problemi principali sono:  la “trappola della povertà”: la persona non è incentivata ad uscire dalla sua situazione e ad incrementare il reddito perché questo comporterebbe la perdita del sussidio; problemi psicologici legati ai vari accertamenti, e i problemi di informazione.
Le prestazioni assistenziali rispondono al concetto di categorialità: prevedono infatti un accesso limitato ed esclusivo a specifiche categorie di cittadini.
L’assistenza sociale si struttura attorno a due funzioni differenti ma strettamente correlate tra loro:
Funzione di risposta alle situazioni di povertà e di indigenza economiche: si realizza attraverso trasferimenti monetari che garantiscano un minimo di risorse per soddisfare i bisogni fondamentali, è diretto ai singoli o ad intere famiglie in stato di povertà e approvato tramite la prova dei mezzi. Spesso viene richiesta l’attivazione, cioè la persona deve impegnarsi ad attivarsi per potersi inserire nella società e nel mondo del lavoro. Questo sottolinea la dignità della persona e segnala la volontà dell’individuo a facilitare il suo recupero.
Funzione preventiva di promozione dell’inclusione sociale: attivata attraverso l’offerta di prestazioni e di servizi sociali, serve a tutelare le fasce più deboli e prevede la priorità di accesso a determinati servizi per quelle persone in stato di bisogno.

Tratto da LE POLITICHE SOCIALI di Adriana Morganti
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