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Scenografia, architettura e paesaggio : elementi profilmici



SCENOGRAFIA, ARCHITETTURA, PAESAGGIO. Secondo una distinzione cui ci siamo più volte riferiti, tutti e tre sono elementi profilmici, cioè dotati di una esistenza e di una significatività preesistente alla ripresa cinematografica. Sono inoltre termini che nella nostra cultura designano arti della rappresentazione anteriori al cinema: scenografia rimanda al teatro e alla pittura; architettura rimanda alla produzione di spazi dotati di funzionalità ed è sempre e comunque una rappresentazione; paesaggio è la forma in cui una società organizza il rapporto tra natura e cultura, come un insediamento umano. Esiste una scenotecnica cinematografica, al pari di quella teatrale, con le sue competenze regolarmente accreditate nei titoli di testa. Elementi scenografici vengono ampiamente utilizzati come mezzi di simulazione di spazi reali, sia in film di ambientazione realistica (La finestra sul cortile ad es.) sia in film di genere fantastico, in cui essi diventano tutt'uno con gli effetti speciali.
Molti film fanno uso di architetture preesistenti e sta allo scenografo plasmare tale architettura piegandola alle esigenze filmiche. Ci sono generi come il western in cui il paesaggio in tutte le accezioni che abbiamo sopra definito costituisce l'elemento essenziale e per così dire qualificante.
Tutti questi esempi dimostrano che scenografia, architettura e paesaggio in quanto elementi profilmici, una volta ripresi, diventano elementi costitutivi dello spazio filmico ma non sono lo spazio filmico.


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