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Children's Depression Inventory

Children’s Depression Inventory


Il CDI è una scala di autovalutazione della depressione, utilizzabile per soggetti dagli 8 ai 17 anni di età. Tale strumento si basa su tre principi:

la depressione è possibile ne bambino;
può essere osservata e misurata;
le sue caratteristiche sono in parte sovrapponibili a quelle della depressione dell’adolescente e dell’adulto.

Da alcuni studi è, però, emerso che sebbene la depressione possa essere diagnosticata in bambini, adolescenti e adulti, ciò non significa che le manifestazioni del disturbo siano necessariamente identiche. In questa direzione, il DSM riconosce che vi possono essere caratteristiche associate per differenti età di sviluppo.
Per una migliore comprensione dei disturbi affettivi e comportamentali nei soggetti in età evolutiva, sono ritenuti attualmente importanti sia un approccio diagnostico categoriale, sia un approccio diagnostico dimensionale.
Il CDI si presenta sotto forma di un questionario “carta e penna” ed è composto da 27 item, finalizzati a quantificare un’ampia varietà di sintomi, inclusi i disturbi dell’umore, della capacità di provare piacere, delle funzioni vegetative, della stima di sé e del comportamento sociale; numerosi item indagano in modo specifico gli effetti della condizione depressiva in quei contesti che sono particolarmente rilevanti per il bambino più grande e per l’adolescente.
Il questionario può essere adeguatamente somministrato in un periodo di tempo non superiore ai 30 minuti, in condizioni individuali o collettive. La somministrazione individuale è consigliabile per i soggetti con disturbi psicopatologici o nel caso esistano dubbi in merito alla capacità del bambino/adolescente di conservare la concentrazione necessaria.
Gli studi condotti per verificare l’attendibilità del CDI hanno confermato una buona “Coerenza interna” del questionario, con valori di “coefficiente alpha” risultati coerenti.
Il CDI di Kovacs, in modo analogo agli altri questionari self-report, è stato costruito allo scopo di misurare il livello di gravità di depressione nel momento attuale della valutazione; ci attende, quindi, che la sintomatologia riferita possa variare nel tempo e che le correlazioni test-retest siano tendenzialmente basse.
Il CDI ha, quindi, rivelato buone potenzialità d’uso come strumento di screening, mostrando una sensibilità agli effetti del disagio depressivo nella scuola.
Una diagnosi accurata di depressione in età evolutiva rappresenta soltanto la fase iniziale dell’assessment clinico, in quanto i disturbi depressivi nei bambini e negli adolescenti spesso mettono il luce cause e problemi multipli.

Tratto da PSICOPATOLOGIA DELL'ADOLESCENZA di Antonino Cascione
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