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Teoria dell’habitat preferito (Culbertson 1957; Modigliani e Sutch, 1966)


La teoria della liquidità ipotizza che gli orizzonti a breve siano preferiti a quelli a lungo. Può però accadere che sul mercato la preferenza di alcune tipologie di investitori si orienti verso orizzonti più lunghi (es. fondi pensione, società di assicurazione e aziende che operano su commessa).
La teoria dell’habitat preferito (o dei mercati segmentati) implica che il tasso di interesse su una specifica scadenza sia determinato esclusivamente dall’offerta e dalla domanda sulle singole scadenze, a prescindere dai livelli su cui si collocano i tassi nelle altre scadenze, a prescindere dai livelli su cui si collocano i tassi nelle altre scadenze.
Nella versione iniziale della teoria gli investitori hanno preferenze rigide per il proprio segmento di mercato dal quale non deviano anche quando gli latri segmenti evidenziano rendimenti appetibili. Successivamente Modigliani e Sutch hanno attenuato questa conclusione, mostrando come in realtà i possano verificare temporanei spostamenti dal proprio segmento preferito qualora i tassi prevalenti su altri segmenti siano particolarmente convenienti.
Se ci fossero 4 mercati segmentati, ci sarebbero 4 incroci delle curve di domanda e offerta relative a ciascuno dei 4 segmenti. Dall’intersezione di queste 4 intersezioni si otterrebbe la curva dei rendimenti.


Tratto da FINANZA D'AZIENDA di Alessia Chiovaro
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