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I tempi della convocazione della famiglia d'origine nella terapia di coppia


La convocazione della famiglia d’origine ha un potenziale ad alto rischio esplosivio, può non essere un’operazione innocua, pertanto è necessario essere molto attenti.

All’inizio della terapia (tra la terza e la quinta seduta)
Questa convocazione risulta utile quando si è costruita una motivazione congiunta.
Quando arrivano gli anziani in seduta, la terapia entra in casa e una terapia che entra in casa proseguirà certamente. La terapia passa in casa quando il terapeuta avverte la sensazione che non c’è più una cellula dipendente da lui e da ciò che si costruisce in terapia. E’ espressione del fatto che sono autonomi e attivi, a prescindere dalla presenza del terapeuta.
Un altro effetto riguarda la possibilità di affrontare in modo costruttivo i problemi veri del sottosistema coppia e, di conseguenza, ci si può aspettare da un punto di vista prognostico un esito positivo della terapia

Nel corso della terapia
Dopo che si è riusciti a costruire una motivazione congiunta, si può discutere a lungo sulla resistenza a portare la famiglia d’origine.  Si potrebbe considerare il “gioco del chiamare senza chiamare” attraverso il quale si simula la telefonata a un membro della famiglia d’origine non presente in seduta.

Nella parte avanzata della terapia e/o nel follow-up
Possiamo riconvocare di nuovo la famiglia d’origine per testimoniare con questa i progressi conseguiti nella terapia di coppia. Infine è importante considerare la convocazione a domicilio alla Bowen. Il terapeuta può invitare la coppia ad organizzare un incontro a casa di qualche membro della famiglia estesa, impossibilitato a seguirli presso il terapeuta.
La seduta con la famiglia d’origine

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