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Interventi psicosociali rivolti a gruppi o a singole persone


Molti interventi psicosociali si indirizzano a gruppi già esistenti oppure costituiscono gruppi ad hoc per realizzare le attività previste dall’intervento.
Questi interventi partono dal presupposto che tutte le persone che comporranno il gruppo, pur nella loro individualità e diversità, abbiano alcuni bisogni comuni sui quali si focalizza l’intervento.
I disegni di ricerca per la valutazione dell’efficacia nei casi in cui si lavora in gruppo, o individualmente, ma con obiettivi comuni, utilizzano quasi sempre il metodo sperimentale o quello quasi-sperimentale. Il disegno scelto dipenderà principalmente dalla possibilità di scegliere casualmente il gruppo sperimentale e quello di controllo e dalla volontarietà o meno della partecipazione da parte dei beneficiari.
Le tre situazioni più ricorrenti sono:
Qualcuno ha il potere di imporre l’intervento scegliendo dove realizzarlo, l’adesione del target non è volontaria. Rientrano in questa categoria gli interventi da realizzare nelle caserme o nelle scuole, imposti a livello centrale.
Non si può e non è opportuno scegliere casualmente il gruppo con il quale realizzare l’intervento; l’adesione del target è, nei fatti, non volontaria. Casi tipici possono essere: una preside desidera introdurre nella scuola un progetto di educazione alla salute, ma avendo bisogno della collaborazione attiva e volontaria degli insegnanti, lo potrà realizzare solo in alcune classi.
L’adesione del target è volontaria. Ad esempio, in occasione di in corso di formazione, molti operatori della stessa Regione si accordano e progettano insieme un intervento che poi ognuno realizzerà nella sua zona di competenza.

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