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La disciplina del conto corrente bancario

L'apertura del conto è accompagnata dal carnet di assegni che il cliente deve custodire con diligenza. Il titolare del conto deve depositare la propria firma (e quella delle eventuali persone autorizzate a rappresentarlo) per consentire alla banca di controllare l'autenticità.
Tutti i movimenti derivanti dalle operazioni fra banca e cliente sono regolati mediante scritturazioni contabili: gli addebiti (prelevanti in contanti, pagamenti di assegni bancari,…) riducono il credito disponibile; gli accrediti (versamenti in contanti, rimesse di terzi, anticipazioni bancarie,…) incrementano il credito disponibile.
Si distingue fra saldo contabile determinato dalle annotazioni in conto fra le diverse operazioni; saldo disponibile che indica l'ammontare giornaliero del credito di cui il cliente può disporre e saldo per valute che rileva solo per il conteggio degli interessi.
In base alla disciplina generale dei contratti bancari, sia il tasso di interesse a favore del cliente sia quello degli interessi a favore della banca (ovviamente più elevato), devono essere indicati nel contratto.
Con uno specifico intervento legislativo è stata posta fine anche al fenomeno dell'anatocismo a favore esclusivo delle banche. Infatti, mentre gli interessi su saldo attivo dei conti per il cliente venivano accreditati e capitalizzati annualmente, i conti che risultavano debitori venivano invece chiusi di regola trimestralmente e sempre trimestralmente la banca addebitava gli interessi (ora è assicurata la tessa periodicità nel conteggio degli interessi debitori e creditori).
Il conto corrente bancario è di regola contratto a tempo indeterminato. Il cliente ha diritto ad essere informato con periodicità almeno annuale sullo svolgimento del rapporto, mediante l'invio da parte della banca di un estratto conto.
Il conto corrente può essere intestato a più persone, con la facoltà di operare congiuntamente o disgiuntamente in quest'ultimo caso gli intestatari sono considerati dalla banca creditori e creditori in solido. La banca può perciò liberarsi pagando il saldo a uno qualsiasi dei contestatari e questi restano obbligati in solido verso la banca per eventuali scoperti anche se solo imputabili ad uno qualsiasi dei contestatari. Nel conto a intestazione congiunta, gli atti di disposizione devono provenire da tutti i cointestatari; i versamenti possono essere fatti anche separatamente.
Un soggetto può avere con la stessa banca più rapporti e più conti: questi restano fra loro distinti e autonomi; se un conto presenta un saldo attivo per il cliente ed altro un saldo passivo, i relativi saldi si compensano reciprocamente.
Ciascuna delle parti può recedere dando un preavviso (un giorno). Il recesso della banca rende immediatamente esigibile il saldo passivo. Il conto corrente bancario si scioglie anche per il fallimento del correntista ed in tal caso non solo il conto è normalmente in rosso, ma sovente accade che lo stesso presentava un saldo passivo già prima della dichiarazione di fallimento.

Tratto da DIRITTO COMMERCIALE di Alexandra Bozzanca
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